Mipaaf - Programma nazionale triennale per l'apicoltura
Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento Ue n. 1308/2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli relativamente al Programma nazionale triennale a favore del settore dell'apicoltura (Decreto 25 marzo 2016).
Il Programma nazionale triennale per l'apicoltura, predisposto dal Ministero delle Politiche agricole, è a sua volta articolato in sottoprogrammi elaborati ogni tre anni dal Mipaaf e dalle Regioni e Province autonome, in stretta collaborazione con le Organizzazioni rappresentative del settore apistico e con l'Osservatorio nazionale sul miele.
Le amministrazioni interessate trasmettono il proprio sottoprogramma all'Ufficio PIUE VI del Ministero improrogabilmente entro il 15 febbraio antecedente l'inizio del triennio ovvero, per cause debitamente giustificate, entro il 1° febbraio di uno degli anni successivi all'inizio del triennio.
Il Ministero sottopone il Programma elaborato all'esame delle amministrazioni interessate prima della trasmissione ufficiale alla Commissione europea.
Misure ammissibili
Le misure ammissibili sono quelle individuate dall'art. 55 del regolamento Ue n. 1308/2013 e riportate nell'allegato I al decreto del 25 marzo 2016:
Misura A – Assistenza tecnica agli apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori
- a1 corsi di aggiornamento
- a2 seminari e convegni tematici
- a3 azioni di comunicazione
- a4 assistenza tecnica alle aziende
- a5 individuazione e applicazione di tecniche avanzate per il trasferimento delle conoscenze sulle innovazioni in apicoltura
- a6 attrezzature per la conduzione dell'apiario, per la lavorazione, il confezionamento e la conservazione dei prodotti dell'apicoltura
Misura B – Lotta contro gli aggressori e le malattie dell'alveare, in particolare la varroa
- b1 incontri periodici con apicoltori, dimostrazioni pratiche ed interventi in apiario per l'applicazione dei mezzi di lotta; distribuzione di farmaci appropriati
- b2 indagini sul campo finalizzate all'applicazione delle strategie di lotta caratterizzate da basso impatto chimico; materiale di consumo per campionamento
- b3 attrezzature varie, ad esempio acquisto di arnie con fondo a rete o modifica di arnie esistenti
- b4 acquisto degli idonei farmaci veterinari e sterilizzazione delle arnie e attrezzature apistiche
Misura C – Razionalizzazione della transumanza
- c1 mappatura aree nettarifere; cartografia, raccolta dati sulle fioriture o flussi di melata; spese per diffusione con vari mezzi dei dati raccolti
- c2 acquisto attrezzature per l'esercizio del nomadismo
Misura D – Sostegno ai laboratori di analisi dei prodotti dell'apicoltura per aiutare valorizzazione prodotti
- d1 acquisto strumentazione
- d2 realizzazione di laboratori d'analisi finalizzati alla verifica della qualità dei prodotti dell'apicoltura
- d3 presa in carico di spese per le analisi qualitative dei prodotti dell'apicoltura
Misura E – Sostegno al ripopolamento del patrimonio apicolo dell'Unione
- e1 acquisto di sciami, nuclei, pacchi d'api e api regine
- e2 acquisto di materiale per la conduzione dell'azienda apistica da riproduzione
- e3 progetti coordinati finalizzati al ripopolamento del patrimonio apistico
Misura F – Collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione di programmi di ricerca applicata nei settori dell'apicoltura
- f1 miglioramento qualitativo dei prodotti dell'apicoltura mediante analisi fisico-chimiche e microbiologiche, studi di tipizzazione in base all'origine botanica e geografica
- f2 ricerche finalizzate alla lotta alle malattie e agli aggressori dell'alveare
Misura G – Monitoraggio del mercato
Misura H – Miglioramento della qualità dei prodotti per una loro maggiore valorizzazione sul mercato
Tutto il materiale informativo o promozionale prodotto conformemente al diritto dell'UE, deve riportare obbligatoriamente il logo Unionale con sottostante dicitura «Unione europea» e, nello stesso frontespizio, il logo della Repubblica italiana insieme alla seguente dicitura: «Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali».
Domande di finanziamento
Possono accedere alla concessione dei finanziamenti gli apicoltori in regola con gli obblighi di identificazione e registrazione degli alveari ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, nonchè le forme associate, gli enti pubblici, privati e di ricerca, secondo i criteri e le modalità individuate dalle amministrazioni.
I soggetti interessati devono presentare domanda di finanziamento entro il termine fissato con provvedimento amministrativo regionale e comunque non oltre il 15 marzo di ogni anno, utilizzando i modelli predisposti dagli organismi pagatori.
La domanda di finanziamento è indirizzata all'amministrazione che ha emanato il bando di partecipazione o all'organismo pagatore competente, sulla base delle indicazioni fornite nei bandi stessi.
Risorse
Il Programma usufruisce di finanziamenti pubblici, per il 50% a carico del FEAGA, secondo le modalità stabilite dall'art. 4 del regolamento delegato (UE) 2015/1366 della Commissione e per il restante 50%, a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183-1987.
Sono riconosciute le spese effettuate a partire dal giorno successivo alla data della comunicazione allo Stato membro della decisione di esecuzione della Commissione UE di approvazione del Programma e di assegnazione delle risorse, purchè non siano antecedenti alla data del 1° agosto di ogni anno.
Il Ministero, ottenuta l'assegnazione dei fondi da parte dell'Ue, provvede ogni anno a richiedere al Ministero dell'economia lo stanziamento di un pari importo di cofinanziamento e ripartisce il totale dei fondi disponibili tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in base al numero degli alveari rilevati ogni anno dall'Anagrafe apistica nazionale.
Le amministrazioni partecipanti al Programma, successivamente alla ripartizione dei fondi disponibili, possono rimodulare i propri sottoprogrammi in aderenza alle risorse finanziarie assegnate e trasmettere nuovamente al Ministero e ad AGEA - Coordinamento, le modifiche apportate ai piani finanziari.
AGEA - Coordinamento inoltra agli organismi pagatori interessati ogni suddetta modifica.
Author: mbeo / photo on flickr
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