Fondi Ue: Lewandowski, investimenti in ricerca rendono 14 volte la spesa

 

Janusz Lewandowski - Credit © European Union, 2012Tra il 2000 e il 2006, ogni euro investito nella Politica di Coesione ha comportato un ritorno di oltre 2 euro, mentre nel campo della scienza e della ricerca il guadagno è arrivato, in alcuni casi, a 14 euro. Così il commissario europeo per il bilancio Janusz Lewandowski, intervistato dal portale di informazione europea EurActiv.com, sposa la tesi di quanti puntano sulle risorse del quadro finanziario pluriennale 2014-2020 per uscire dalla crisi.

La riunione dei ministri Ue degli Affari europei tenutasi a Nicosia il 30 agosto sulle prossime prospettive finanziarie ha fatto emergere una spaccatura tra i 27: da una parte, chi chiede di adeguare il bilancio per il settennato alle porte al clima di austerity, dall'altra, chi chiede più risorse per finanziarie investimenti in infrastrutture, innovazione, istruzione e così dare carburante alla ripresa.
Nonostante, osserva Lewandowski nell'intervista, in occasione del vertice del 29 giugno, i leader Ue avevano individuato nel bilancio dell'Unione un catalizzatore per la crescita e l'occupazione in Europa.
Ora, però, già nella discussione sul budget 2013 e ancora di più nei lavori per il QFP 2014-2020 in molti fanno marcia indietro.

"Per agire come pacchetto anti-crisi - sottolinea il commissario - il bilancio Ue deve essere sufficientemente finanziato e orientato verso quei settori che promuovono la crescita".

Sull'efficacia di questa scelta, Lewandowski non ha dubbi: "Nell'ambito della Politica di Coesione, nel periodo 2000-2006, ogni euro investito ha comportato un ritorno di 2,1 euro ed entro il 2020 stimiamo di arrivare ad ottenere 4,2 euro per ogni euro speso. Nei campi della scienza e nella ricerca questo rapporto è ancora più elevato: in alcuni casi, un euro investito a livello Ue è stato in grado di generare un incremento di 14 euro".
Un successo che, per il commissario, si deve a due ordini di ragioni: in primo luogo, l'affidabilità del bilancio Ue incentiva gli investitori privati a puntare sui progetti finanziati dall'Unione. Poi, la dimensione europea facilita la realizzazione di economie di scala, evitando duplicazioni.

Tra l'altro, aggiunge Lewandowski, la Politica di Coesione sostiene le esportazioni nel mercato interno, spingendo le regioni che beneficiano di fondi di coesione e che sperimentano una crescita all'acquisto di beni e servizi dalle regioni più ricche. Non a caso, tra il 60% e il 80% delle esportazioni degli Stati membri sono dirette al mercato unico.

Nonostante le argomentazioni della Commissione, i negoziati procedono a fatica. Ma il 30 agosto i ministri hanno dichiarato di voler raggiungere un accordo entro la fine di quest'anno e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha annunciato un vertice straordinario dedicato al quadro finanziario pluriennale per il 22 e il 23 novembre prossimi.

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