Fondo europeo rifugiati: a settembre le domande per quattro nuovi bandi
Quattro bandi, con una dotazione complessiva di oltre 5 milioni di euro a valere sul Fondo europeo per i rifugiati, per il finanziamento di interventi per l’accoglienza e l'integrazione socio-economica di titolari di protezione internazionale appartenenti e non appartenenti a categorie vulnerabili. Le domande potranno essere presentate tra il 2 e il 30 settembre 2013.
Il primo avviso finanzia la realizzazione di progetti a valenza territoriale a valere sull'Azione 1 del Fondo europeo dei rifugiati 'Interventi finalizzati all'integrazione socio-economica di titolari di protezione internazionale non appartenenti a categorie vulnerabili' e dispone di una dotazione pari a 2.741.000 euro, di cui:
- 1.370.500 euro di quota comunitaria,
- 1.096.400 euro di quota nazionale,
- 274.100 euro da parte di privati.
Il secondo e il terzo avviso, a valere sulle Azioni 2D e 3D, sostengono interventi di accoglienza, supporto e orientamento rivolti ai richiedenti protezione internazionale, rispettivamente, non appartenenti e appartenenti a categorie vulnerabili, che giungono in Italia presso l'aeroporto di Bologna G. Marconi in applicazione del regolamento di Dublino. Nel primo caso il budget ammonta a 140mila euro, di cui 70mila di quota comunitaria e altrettanti di quota nazionale, mentre nel secondo le risorse sono pari a 350mila euro, di cui 262.500 euro di quota comunitaria e 87.500 di quota nazionale.
Infine, l'ultimo bando, a valere sull'Azione 4, finanzia interventi di riabilitazione e integrazione socio-economica rivolti a titolari di protezione internazionale vulnerabili e dispone di 2.429.453 euro, di cui 1.822.090 euro di fonte comunitaria e 607.363 euro da risorse nazionali.
Beneficiari
Ai bandi possono partecipare:
- Enti locali e Regioni;
- Enti pubblici;
- fondazioni operanti nel settore di riferimento;
- organismi governativi e intergovernativi operanti nel settore di riferimento;
- organizzazioni internazionali e Ong operanti nel settore di riferimento;
- associazioni e onlus operanti nel settore di riferimento;
- cooperative e consorzi operanti nel settore di riferimento;
- organismi di diritto privato senza scopo di lucro operanti nel settore di riferimento;
- associazioni sindacali, datoriali, aziende ospedaliere;
- Università e centri di ricerca;
- Istituti e scuole pubbliche di istruzione primaria e secondaria.