Mutui immobiliari: allo studio l'intervento di Cdp
L'investitura del Governo, anche se non definitiva, è arrivata durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi dello scorso 9 agosto: verosimilmente la Cassa depositi e prestiti potrebbe esercitare un ruolo più attivo nel campo dei mutui immobiliari a favore delle famiglie italiane. Cinque miliardi di euro (questa la cifra sul piatto) dovrebbero dare respiro al mercato dei prestiti immobiliari, nel caso l'Esecutivo decidesse di conferire al braccio operativo del Ministero dell'Economia poteri simili a quelli che attualmente hanno la Caisse dépots francese e la Kfw tedesca.
L'ipotesi sembra sempre più probabile, confermata anche da un articolo del Sole 24 Ore del 20 agosto. E che la casa sia divenuta un obiettivo primario lo ribadisce anche il comunicato che accompagnava il nuovo piano industriale di Cdp, secondo cui "particolare attenzione sarà dedicata alla realizzazione di ulteriori investimenti nel social housing, attraverso il pieno utilizzo del fondo FIA gestito da CDPI Sgr (n.d.r: la società costituita nel 2009 per creare una piattaforma per il lancio di fondi comuni di investimento immobiliari) e nell’edilizia scolastica, sia con finanziamenti di scopo, sia con interventi in capitale di rischio".
CDPI SGR e Fabrica SGR, tra l'altro, stanno avviando “SHR - Social Housing Roma”, il primo fondo immobiliare specializzato in progetti di social housing nella Capitale. Con una dotazione iniziale di circa 35 milioni di euro, svilupperà un primo set di tre interventi per un totale di 330 nuovi alloggi.
Ma ora allo studio ci sarebbe anche la possibilità, attraverso le cartolarizzazioni, di finanziare i mutui di giovani coppie e famiglie per l'acquisto della casa. Cdp in questo caso parla genericamente di "interventi a supporto dell’economia: fino a circa 5 miliardi di euro, per l'appunto, attraverso strumenti di finanziamento di immobili residenziali tramite il sistema bancario, anche al fine di favorirne l’efficientamento energetico".
Questo e altri obiettivi che Cassa ha messo in cantiere, però, sarebbero possibili solo se il Governo decidesse di ampliare il raggio d'azione della Spa di via Goito.