Al via EXCO 2019, la fiera della cooperazione
Alla presenza dei ministri Di Maio e Costa, del viceministro Del Re e dei vice presidenti della World Bank e dell’IFAD, si è aperta oggi EXCO 2019, la manifestazione fieristica sulla cooperazione che mette in mostra progetti, opportunità di finanziamento e contributi per operare nei Paesi in Via di sviluppo. Ecco le opportunità per le imprese.
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Nel corso dell’evento “Italian private sector engagement: how to access to AICS Funding”, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha illustrato il nuovo sistema italiano della cooperazione delineato dalla legge 125 del 2014 che, oltre ad aver istituito l’AICS, ha anche incluso per la prima volta nel campo della cooperazione il settore profit.
Il nuovo assetto è stato seguito dalla promozione di strumenti e finanziamenti per le imprese che adesso possono operare nei paesi in via di sviluppo con il modello del business inclusivo.
Le tempistiche dei bandi profit dell’AICS
Sarà pubblicata prima dell’estate la graduatoria delle imprese che hanno partecipato al bando “profit” promosso nel 2018 e in cui la commissione d’esame sta effettuando in queste settimane la valutazione finale delle proposte tecniche.
Per il nuovo bando bisognerà invece aspettare l’autunno 2019, con l’AICS che si mostra fiduciosa di anticipare leggermente i tempi di pubblicazione, rispetto a quelli dello scorso anno. Come per le precedenti due edizioni, anche per il futuro sarà fondamentale la partnership con le Organizzazioni della Società Civile (OSC) ma anche il grado di finanziamento che sarà garantito dal soggetto proponente.
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Grazie ai fondi della cooperazione italiana, però, le imprese hanno a disposizione anche una serie di altre misure e strumenti.
Crediti d’aiuto e prestiti del Fondo rotativo del MEF
La prima misura riguarda i soft loans, i crediti d’aiuto che l’Italia concede a numerosi paesi per realizzare progetti concordati con i governi locali che indicono una gara per la loro realizzazione. Si tratta, quindi, di opportunità aperte a tutti i soggetti che rispettano i requisiti richiesti dal tender e a cui possono partecipare anche le imprese italiane.
Grazie al Fondo rotativo, invece, le aziende italiane potranno ottenere dei prestiti per la creazione di imprese miste tra il soggetto italiano e quello del paese coinvolto. Si tratta di una misura non ancora attiva e su cui il governo sta lavorando in questi mesi. I tempi previsti per la sua attivazione sono ricompresi tra fine 2019 e l’inizio del 2020.
L’Impact Investing
La cooperazione italiana si sta orientando sempre più, però, anche verso la nuova frontiera di engagement del settore privato nelle politiche a sostegno dei paesi in via di sviluppo: l’Impact Investing. Lo strumento prevede l’emissione di bond tramite cui gli investitori, una volta concluso il progetto e raggiunti i risultati previsti e valutati da una società esterna di audit, potranno riavere indietro il capitale investito, oltre a beneficiare di una percentuale di remunerazione del capitale prestato.
I bond saranno emessi grazie ai fondi garantiti da donors internazionali come, appunto, l’AICS.
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Si tratta di uno strumento innovativo, capace di promuovere il coinvolgimento dei capitali privati in investimenti necessari per lo sviluppo di ampie parti del globo ma che, attualmente, non sono disponibili. Grazie ad un approccio “result based” si riducono anche i rischi da parte dei donors dato che l’effettiva erogazione dei fondi, sotto forma di bond, avviene solo al conseguimento dei risultati previsti dal progetto.
Allo stato attuale l’AICS sta lavorando su un progetto assieme alla Croce Rossa Internazionale, ma in futuro si prevede di allargare l’impiego di questa strumento anche ad altri interventi e settori.
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