Decreto rinnovabili 2 - Crippa, ci saranno incentivi geotermia
L’Italia da sola fornisce 916 MW di energia geotermica, contribuendo in modo deciso a fare dell’Europa la quarta potenza mondiale del settore. Ma per gli incentivi nazionali alla geotermia c’è da aspettare il decreto FER 2.
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“Come avevamo già ribadito durante l'approvazione del testo del decreto rinnovabili, è di prossima emanazione il decreto FER 2 che introdurrà una disciplina più organica sulla geotermia, attraverso un meccanismo incentivante che garantirà un miglioramento dal punto di vista ambientale ed energetico”, dichiara il sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico Davide Crippa.
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Geotermia: l’Italia è primo paese UE
Una dichiarazione che tenta “di andare incontro alle preoccupazioni provenienti dai Sindaci e dai Comitati di cittadini presenti su tutto il territorio nazionale, promuovendo la qualificazione tecnologica sotto il profilo dell’abbattimento delle emissioni degli impianti”, sottolinea ancora il sottosegretario.
E tenta di rassicurare un settore energetico importante per il Paese, come dimostrano anche i dati di una ricerca condotta dal Centro comune delle Ricerche – JCR della Commissione europea, che ha aggiornato la mappa sullo sfruttamento geotermico a livello globale, una banca dati che tiene conto sia della capacità installata che di dettagli tecnici come il modello di turbina impiegata o il tipo di giacimento sotterraneo.
Banca dati che mostra come l’Europa sia oggi la quarta potenza mondiale in termini di energia geotermica ad alta entalpia, grazie anche al contributo dell’Italia, che da sola fornisce 916 MW, ben più della Germania (38 MW) o del Portogallo (30 MW).
Il Continente, con poco più di 1 GW installato, si piazza dietro gli Stati Uniti (3,4 GW), le Filippine (1,8 GW) e l’Indonesia (1,6 GW)
Per quanto riguarda il territorio europeo, sebbene non comunitario, è la Turchia il primo paese con la maggiore capacità di energia geotermica potendo contare su 1,1 GW. L’Italia segue poco dopo con 916 MW, ed a stretto giro troviamo anche l’Islanda con 753 MW.
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Il ruolo chiave della Toscana: nasce la legge su geotermia 2.0
Se l’Italia si piazza prima fra i Paesi UE per capacità installata lo si deve principalmente alla Toscana, Regione leader del settore e fra quelle che più duramente ha combattuto con il Governo per l’introduzione degli incentivi alla geotermia già nel primo decreto rinnovabili.
Proprio in questi giorni, il Consiglio regionale della Toscana ha approva una nuova legge sulla geotermia 2.0, che intende ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico delle nuove centrali energetiche, favorendo nel contempo un approccio circolare.
“Con questa legge la Regione Toscana trova il punto di equilibrio più alto tra le ragioni dello sviluppo e quelle dell’ambiente. La geotermia è a buon titolo annoverata tra le fonti rinnovabili e la sua coltivazione, grazie alla legge, avverrà con le massime ricadute economiche e occupazionali per i territori coinvolti e con la medesima attenzione per gli assetti ambientali e paesaggistici”, dichiara l’assessore all’ambiente e all’energia Federica Fratoni.
Il testo disciplina le modalità d’assegnazione della concessione di coltivazione e di autorizzazione di impianti, indicando come impiegare le risorse provenienti dalla geotermia: tutti i fondi dovranno essere impiegati per interventi a favore dello sviluppo socio-economico delle aree.
Quanto al capitolo incentivi, Fratoni aggiunge: “Attendiamo da parte del sottosegretario Crippa la convocazione del tavolo promesso. Continueremo a batterci in sede nazionale affinché la geotermia, ad alta come a media entalpia, venga adeguatamente incentivata anche nell’ottica di una Regione che sta orientando sempre di più le proprie scelte alla sostenibilità e all’affrancamento dalle fonti fossili tradizionali che tanti danni causano sul clima e sulla qualità dell’aria che respiriamo”.
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