La nuova moratoria sul credito ABI-imprese sospende la restituzione dei finanziamenti
Aggiornamento del 7.1.2013 L'accordo firmato oggi tra l'ABI, i ministri Passera e Grilli e le principali associazioni imprenditoriali ha l'obiettivo di “assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie per le imprese che, pur registrando tensioni, presentano comunque prospettive economiche positive”. E' quanto si legge nel comunicato stampa dell'ABI, che riporta in dettaglio i principali interventi stabiliti, di tre tipi, a favore delle pmi operanti in tutti i settori. Ora le banche che intendono aderire dovranno comunicarlo all'ABI impegnadosi a rendere operativa la moratoria entro 30 giorni.
Operazioni di sospensione dei finanziamenti.
In questa campo rientrano la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, e quella per 12 o 6 mesi della quota capitale prevista nei canoni di leasing “immobiliare” e “mobiliare”.
Possono essere ammesse alla sospensione le rate dei mutui e delle operazioni di leasing finanziario che non abbiano già usufruito della sospensione prevista dall’Avviso comune del 3 agosto 2009. Le rate non devono essere scadute da oltre 90 giorni.
Operazioni di allungamento dei finanziamenti.
È prevista la possibilità di allungare la durata dei mutui, quella di spostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa con riferimento all’anticipazione di crediti certi ed esigibili e quella di allungare per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario di conduzione.
Possono essere ammessi alla richiesta di allungamento i mutui che non abbiano beneficiato di analoga facilitazione secondo quanto previsto dall’Accordo per il credito alle pmi del 16 febbraio 2011. Possono essere ammessi all’allungamento anche i mutui sospesi al termine del periodo di sospensione.
Operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività.
Sono connesse ad aumenti dei mezzi propri realizzati dall’impresa. Anche alla luce delle agevolazioni fiscali previste dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale le banche si impegnano a concedere un finanziamento proporzionale all'aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa.
Beneficiari
Le piccole e medie operanti in Italia di tutti i settori, quelle cioè con meno di 250 dipendenti e con fatturato minore di 50 mln di euro, oppure con totale attivo di bilancio fino a 43 mln di euro, purchè "in bonis" al momento della presentazione della domanda, senza quindi avere nei confronti dalla banca: “sofferenze”,
- “partite incagliate”,
- “esposizioni ristrutturate” o
- “esposizioni scadute/sconfinanti” da oltre 90 giorni.
Le banche si impegnano a fornire una risposta di norma entro 30 giorni. Nel caso l’impresa non abbia ritardati pagamenti, le domande per sospensione della rate di mutui, dei canoni di leasing e di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve per sostenere le esigenze di cassa si intendono ammesse dalla banca, salvo esplicito rifiuto.
Le richieste dovranno essere presentate dalle imprese entro il 31 dicembre 2012.
Links
Comunicato ufficiale ABI - Nuove misure per il credito alle pmi - tutti i dettagli dell'accordo.
Commenti
Per il viceministro dell'Economia Vittorio Grilli, l'accordo "é parte coerente di una strategia più ampia del governo anche in altri campi".
Positivo il commento del presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, secondo cui si tratta di "un segno concreto di quello che siamo, non come alcuni ci descrivono, i fatti lo dimostrano".
Più cauto il giudizio della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che ha definito l'accordo "un set di strumenti importanti che non risolvono il problema del credit crunch, ma danno un sollievo significativo alle nostre Pmi".
Per il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, tra i firmatari dell'accordo, "l’intesa siglata fornisce alcune risposte essenziali per il mondo imprenditoriale, compresa la componente agricola. Si va nella direzione giusta per far fronte ai problemi contingenti e programmare la competitività". Grazie all'accordo, ha proseguito Guidi, sarà infatti possibile "assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie per le imprese, consentendo di rinviare di dodici mesi il pagamento della quota capitale delle rate di mutuo, e di sei o dodici mesi quello della quota capitale dei canoni di leasing immobiliare e mobiliare".
Aggiornamento del 7.01.2013
L'Abi ha reso nota, con proprio comunicato, la proroga fino a marzo 2013 della validità delle “Nuove misure per il credito alle Pmi”, in scadenza il 31 dicembre 2012. Prorogata, inoltre, fino a dicembre 2013, la validità dei Plafond crediti Pa e Plafond Progetti Investimenti Italia.
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