Ministro Profumo: su bandi ricerca presto incontreremo l'Abi
"Con il Ministero per lo Sviluppo economico stiamo portando avanti un tavolo comune per uscire dall'attuale sistema di incentivi, che finora ha creato molti problemi. I ritardi nell'erogazione degli ultimi cinque anni sono inaccettabili". A dichiararlo, in un'intervista con il portale di informazione europea EurActiv Italia, il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Francesco Profumo.
Secondo Profumo, "da un lato, bisogna creare una nuova generazione di automatismi, un credito d'imposta che sia davvero tale, dei meccanismi che consegnino alle Pmi in modo rapido e automatico le risorse. Per i nuovi automatismi fiscali, che rientrano nella "famiglia" del credito d'imposta sui beni intangibili come la ricerca, bisogna trovare un equilibrio tra la velocità nell'erogazione e il controllo della spesa pubblica (…) Si tratta di un lavoro da svolgere di concerto con i ministri Passera e Barca".
Continua Profumo: "Bisogna, poi, affrontare, il lavoro da svolgere con il sistema bancario, perché quasi l'intera strumentazione finora a disposizione si regge sul sistema fideiussorio. In un momento di restrizione del credito come quello che stiamo vivendo, rischiamo di avere un grande sistema di incentivi che non crea valore per le imprese, cui è negato l'accesso al credito. Già da aprile avvieremo la fase di affinamento dei nuovi strumenti assieme alle rappresentanze industriali".
"Industria 2015 era uno splendido strumento che è andato a scontrarsi con una serie di inconvenienti. In quel caso le erogazioni sono state minime e sono procedute con grande ritardo. Dobbiamo imparare a scrivere i bandi e dobbiamo poterci avvalere di strumenti molto più semplici".
Continua Profumo: "Abbiamo un livello di contenzioso enorme, legato a formalismi giuridico-amministrativi. Dobbiamo ricominciare a scrivere bandi più semplici, in cui siano chiari gli obiettivi industriali. Solo così potremo uscire da un tunnel in cui la forma ha prevalso sulla sostanza, danneggiando le imprese".
Con le banche, per Profumo, "il problema è serio: dobbiamo incontrare presto l'Abi per capire come andranno le cose. Il Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca immagina di erogare ingenti risorse per le smart cities: siamo preoccupati all'idea che le imprese possano far fatica ad accedere ai finanziamenti".
Infine, afferma il ministro "il governo delle politiche dell'innovazione - Europa, Stato, Regioni - è fuori controllo. Anziché produrre cooperazione, il quadro di negoziazione verticale tra i diversi livelli ha generato conflitto, dispersione, macchinosità nel prendere decisioni. Bisogna intervenire sul rapporto tra politiche nazionali e regionali, altrimenti questa confusione impedirà le decisioni".
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L'intervista integrale con il Ministro Francesco Profumo
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