Rinnovabili: Commissione Ue, serve approccio integrato per obiettivi post 2020

 

Günther Oettinger - Credit © European Union, 2012L'Ue è sulla buona strada per raggiungere, entro il 2020, l'obiettivo del 20% di rinnovabili nel mix energetico dell'Unione. “Non solo rispettiamo il calendario, ma siamo più avanti in direzione del traguardo”, ha spiegato il commissario all'Energia Günther Oettinger, presentando la nuova comunicazione di Bruxelles sulla politica energetica. L'obiettivo ora è, però, guardare oltre il 2020 e far convergere i diversi regimi di sostegno adottati nei 27 Stati membri.

Il settore energetico, più di ogni altro comparto economico, ha spiegato il commissario, richiede una pianificazione di lungo periodo perché gli investitori possano operare in sicurezza, ma anche regole certe, perchè i cambiamenti improvvisi, anche in un solo Stato membro - e qui sembra di risentire i frequenti richiami sull'instabilità delle regole italiane sul Conto Energia per il fotovoltaico - destabilizzano il mercato e minano la fiducia in tutta l'Ue.

Se, dunque, nell'immediato, servono un maggiore coordinamento per quanto riguarda i sistemi incentivanti e più ricorso a meccanismi di scambio delle rinnovabili tra gli Stati membri, per il lungo periodo, bisogna pensare a un sistema di decisione solido che dia certezza in materia normativa a chi deve investire, almeno fino al 2030. Il tutto senza perdere di vista la sostenibilità economica, per garantire competitività agli operatori europei nei paesi terzi, ma guardando anche alla prospettiva dell'autonomia del settore dai sussidi.

Quattro, quindi, gli ambiti di intervento individuati dalla comunicazione:

  • completamento del mercato interno dell’energia;

  • coerenza tra i regimi di sostegno nazionali e progressiva riduzione delle compensazioni:

  • cooperazione tra gli stati attraverso lo scambio delle energie rinnovabili;

  • cooperazione con l'area del Mediterraneo, con l'obiettivo di agevolare l'importazione di energia pulita attraverso un mercato regionale integrato nel Maghreb.

Tre, invece, gli scenari possibili in vista del 2030:

  • puntare sul sistema ETS, più che sulle rinnovabili, per ridurre le emissioni di CO2 e contrastare il cambiamento climatico:

  • prevedere nuovamente tre obiettivi a livello Ue - energie rinnovabili, efficienza energetica e gas a effetto serra - come nella strategia Europa 2020;

  • stabilire i medesimi tre obiettivi a livello nazionale.

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