Clini: credito d'imposta alle imprese verdi per assumere 60mila giovani

 

energia solare e fotovoltaico nella misura Clini - foto di Windwärts Energie GmbHUn impulso al settore della green economy e all'occupazione giovanile. Questi i due obiettivi della misura annunciata ieri dal ministro dell'ambiente Corrado Clini, che prevede l’applicazione di un credito di imposta alle imprese del settore che assumono giovani con meno di 35 anni con un contratto a tempo indeterminato. In questo modo, spiega il ministro, si garantirebbe l'assunzione di 60mila giovani specializzati nell'energia sostenibile, oltre che “un ritorno positivo per le finanze pubbliche derivanti dagli investimenti incentivati”.

Il provvedimento - trasmesso da Clini al Consiglio dei Ministri e al ministero dello Sviluppo economico affinché venga introdotto nel Decreto Sviluppo - mira a sostenere le assunzioni a tempo indeterminato, di giovani di età inferiore ai 35 anni. Il credito di imposta per le imprese verdi coprirà il 40% del costo lordo salariale di ogni singolo nuovo addetto. Prevista, inoltre, una riserva del 30% a giovani di età inferiore a 28 anni. Nello specifico, gli incentivi si rivolgono a imprese che operano in settori di punta dell'economia verde, come:

  • Protezione del territorio, per la prevenzione del rischio idrogeologico e sismico;
  • Ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di seconda e terza generazione;
  • Ricerca, sviluppo e produzione di tecnologie innovative nel solare fotovoltaico, nel solare a concentrazione, nel solare termodinamico e nella geotermia.

Il ministro ha riportato una stima delle minori entrate previste tra il 2013 e il 2015, una cifra pari a 360 milioni di euro, ma ha anche dichiarato che “la copertura del costo dell'intervento è assicurata dalla rimodulazione di risorse disponibili e non impiegate”. La misura, inoltre, “tende a ripagarsi nel breve-medio periodo e a generare successivi effetti positivi sulla finanza pubblica”. Secondo il ministro Clini, “il provvedimento deve essere un volano per muovere maggiori investimenti e maggiori misure di supporto pubblico”.

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