Porto di Taranto: 190 milioni di euro di investimenti per il rilancio

 

Porto di Taranto - foto di Ernesto BurzagliProtezione del Porto, riqualificazione ambientale e riconfigurazione delle banchine. Sono queste le principali linee di intervento concordate dal presidente-commissario delegato e dal Dipartimento per lo Sviluppo delle economie territoriali del Ministero per la Coesione territoriale, a seguito di una complessa trattativa, per lo sviluppo del Porto di Taranto. Un accordo che apre la strada al rilancio delle attività nello scalo, con investimenti per circa 190 milioni di euro.

A sottoscrivere l’intesa, il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Mario Ciaccia, il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare Tullio Fanelli, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e le autorità locali insieme alle compagnie impegnate nel porto.

Gli interventi, che dovranno essere completati entro 24 mesi dalla sottoscrizione dell'accordo, comprendono:

  • nuova diga di protezione del porto fuori rada di Taranto – I lotto: 15.400.000 euro;
    riqualificazione ambientale delle aree ricadenti nel SIN di Taranto: 79.468.320 euro;
  • riconfigurazione della banchina del molo polisettoriale: 51.000.000 euro;
  • riqualificazione e ammodernamento della banchina e dei piazzali: 23.500.000 euro;
  • banchina tratto verso radice di 800 mt: 15.000.000 euro;
  • ammodernamento vie di corsa lato terra: 3.300.000 euro.

Per il momento, l'inziativa ha già prodotto un primo risultato: una delle aziende attive nello scalo, la TCT Spa, ha interrotto il percorso per mettere in mobilità 160 lavoratori e ha avviato le procedure per l'accesso alla cassa integrazione a rotazione.

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