Friuli Venezia Giulia: LR 13-2014, misure per la semplificazione urbanistico-edilizia
Nel corso del seminario 'Costruire ai tempi del Patto di stabilità' sono state illustrate le misure adottate dal Friuli Venezia Giulia, con la legge regionale n. 13-2014, per la semplificazione in materia urbanistico-edilizia.
Obiettivo della legge regionale è semplificare l'ordinamento in materia urbanistico-edilizia, dei lavori pubblici, dell'edilizia scolastica e residenziale pubblica, ma anche nei settori della mobilità e delle telecomunicazioni.
Il testo introduce alcune novità rispetto al Codice regionale dell'edilizia (legge regionale n. 19-2009), che avranno effetti diretti sulle procedure e sugli oneri a carico di cittadini, professionisti ed enti locali, in materia di edilizia e lavori pubblici.
Cittadini
Tra le principali novità, illustrate nel corso del seminario "Costruire ai tempi del Patto di stabilità", la più importante per i cittadini riguarda il permesso a costruire, il cui termine è stato fissato al massimo in 75 giorni, decorsi i quali scatta automaticamente il silenzio assenso. Si potranno, inoltre, mantenere le distanze preesistenti anche in zone diverse dai centri storici, mentre le varianti entro il 15% delle superfici e dei volumi, anche se incidono sulla sagoma degli edifici, si potranno eseguire con la semplice Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).
Comuni
Per i Comuni la novità principale riguarda la possibilità di riutilizzare le economie su contributi concessi per l'esecuzione di lavori pubblici per la realizzazione di opere affini, senza necessità di ulteriori autorizzazioni. Ai Comuni viene data la possibilità di ridurre o esentare gli oneri "Bucalossi", quelli connessi alla legge n. 10 del 1977, per impianti sportivi, se convenzionati per usi pubblici.
Edilizia scolastica
Sul fronte dell'edilizia scolastica, si legge nel testo della legge 13-2014, la Regione punta su una “programmazione regionale degli interventi edilizi di interesse regionale, come ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico” delle scuole e “costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici”.
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