Ilva: pubblicata la Legge 231-2012 conversione del dl Salva-Taranto 207-2012
E' in vigore da oggi la Legge 231 del 24 dicembre 2012 recante disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale. In base al testo - che converte il decreto-legge 207-2012, più noto come Salva-Taranto - per gli stabilimenti riconosciuti di interesse strategico nazionale, il Ministero dell'Ambiente può autorizzare, in sede di riesame dell’autorizzazione integrata ambientale, la prosecuzione dell’attività produttiva fino a 36 mesi, anche nel caso in cui l’autorità giudiziaria abbia adottato provvedimenti di sequestro sui beni dell’impresa.
La prosecuzione dell'attività dello stabilimento - che deve occupare non meno di duecento lavoratori subordinati, da almeno un anno - è ammessa a condizione che l'impresa titolare adempia le prescrizioni contenute nel provvedimento di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale, in modo da assicurare la tutela dell’ambiente e della salute. In caso di inadempienza, il decreto prevede sanzioni amministrative fino al 10 per cento del fatturato della società (risultante dall’ultimo bilancio approvato).
Inoltre, in tutte le aree interessate dagli stabilimenti l’azienda sanitaria locale e l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente sono tenute a redigere ogni anno un rapporto di valutazione del danno sanitario (VDS), in base ai criteri che il Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Ambiente, dovrà adottare entro i prossimi novanta giorni.
Nel caso specifico dell'Ilva di Taranto, il decreto riconosce l'impianto siderurgico come stabilimento di interesse strategico nazionale, lo autorizza a proseguire l'attività produttiva e a commercializzare i propri prodotti e prevede l'adozione di una strategia industriale per la filiera produttiva dell’acciaio da parte del Governo entro 180 giorni a partire da oggi.
Un Garante, di prossima nomina, si occuperà di vigilare sulla attuazione del decreto e di promuovere iniziative di informazione e consultazione per garantire la massima trasparenza nei confronti dei cittadini.
Inoltre, per contrastare l'emergenza sanitarie riscontrata nel territorio della provincia, la Legge 231/2012 sospende, per il triennio 2013-2015 e nel limite di spesa di 10 milioni di euro annui, l’applicazione all’azienda sanitaria locale di Taranto, delle disposizioni relative alla limitazione dei posti letto e degli accordi contrattuali con le strutture accreditate di cui al Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema sanitario della Regione Puglia 2010-2012.