AIFI: mercato private equity e venture capital in crescita

 

Euro - Author: Images_of_Money / photo on flickr Nella prima metà del 2014 la raccolta nel mercato italiano del private equity e del venture capital è cresciuta del 167,3% su base annua. Lo rivela uno studio dell'AIFI, l'Associazione italiana del private equity e venture capital.

Quattro elementi hanno caratterizzato il mercato italiano del private equity e del venture capital nel primo semestre di quest'anno.

In primo luogo, la raccolta è passata dai 162 milioni di euro dei primi sei mesi del 2013 ai 434 milioni di euro della prima metà del 2014.

In secondo luogo, si è assistito a un aumento della presenza degli investitori esteri, che pesano per il 51% del totale.

A crescere è stato poi l’ammontare di risorse investito nell’expansion, cioè operazioni di minoranza finalizzate a sostenere i programmi di sviluppo di imprese esistenti: l'incremento è stato pari al 69,5%, per un valore di 703 milioni di euro, rispetto ai 415 milioni di euro del primo semestre 2013.

In aumento, infine, gli investimenti in buyout, cioè le acquisizioni di quote di maggioranza o totalitarie: l’ammontare è cresciuto del 24,8%, toccando quota un miliardo e 152 milioni di euro, contro i 923 mila euro del primo semestre 2013, mentre il numero delle operazioni è cresciuto dell'81,8%, con 40 deal a fronte delle 22 nel primo semestre dello scorso anno.

Ripartizione degli investimenti

Guardando alle dimensioni delle imprese oggetto d’investimento, a prevalere sono le aziende con meno di 50 milioni di fatturato, che rappresentano il 69,1% del totale (pesavano per l'85,7% nel primo semestre del 2013), ma l'AIFI segnala anche un aumento del 9,4% degli investimenti nelle imprese con più di 250 milioni di fatturato (3,1% nei primi sei mesi del 2013).

Dal punto di vista della distribuzione settoriale, il maggiore numero di operazioni è stato realizzato nel comparto computer (19 deal, il 13,7% del totale), seguito dai servizi non finanziari (18 operazioni, il 12,9% del totale), dal manifatturiero (14 deal, 10,1% del totale) e dai beni e servizi industriali (13 deal, 9,4% del totale).

Infine, rispetto alla distribuzione geografica degli investimenti realizzati in Italia, il Nord è in testa con 109 operazioni (79,6% del totale) e in aumento se confrontato con le 95 della prima metà del 2013. In calo gli investimenti al Centro (18, contro i 30 del primo semestre dello scorso anno) e al Sud (10 operazioni, rispetto alle 33 del primo semestre 2013).

"I dati dimostrano che l’attività di sensibilizzazione verso i fondi istituzionali inizia a dare qualche segnale positivo", ha dichiarato il presidente dell'AIFI Innocenzo Cipolletta. "La raccolta per i fondi è stata realizzata grazie anche al loro apporto, in aumento rispetto a quanto fatto nel primo semestre del 2013".

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Photo credit: //www.flickr.com/photos/59937401@N07/5856626683/">Images_of_Money / Foter / CC BY

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