International Property Rights Index 2014: Italia al 40° posto
L'International Property Rights Index 2014, presentato oggi a Washington DC, colloca l'Italia al 40° posto per capacità di tutela dei diritti di proprietà fisica e intellettuale.
Lo studio classifica 97 paesi, rappresentanti più del 98 per cento del Prodotto interno lordo mondiale e il 93 per cento della popolazione, in base alla capacità di tutelare i diritti di proprietà e mette in evidenza il legame tra la loro protezione e lo sviluppo economico.
L'indice si compone di tre indicatori.
Per quanto riguarda l’ambiente politico e giuridico, l'Italia si colloca al cinquantunesimo posto con un punteggio di 5.6, a fronte del quindicesimo posto della Germania, con 8.0, al diciassettesimo posto della Gran Bretagna, con 7.7, al ventiduesimo posto della Francia, con 7.3, e al ventitreesimo posto degli Stati Uniti, con 7.2.
Il secondo indicatore misura lo stato della regolamentazione dei diritti di proprietà fisica. In questo caso l’Italia si posiziona al sessantaquattresimo posto, con un punteggio di 6.1, mentre la Gran Bretagna è al ventesimo posto, con 7.3, gli Stati Uniti al ventiduesimo, con 7.2, la Germania al venticinquesimo, con 7.1, e la Francia al trentottesimo, con 6.7.
L'ultimo indicatore riguarda la proprietà intellettuale e vede l’Italia al trentunesimo posto, con 6.6, mentre Stati Uniti e Gran Bretagna sono secondi a pari merito, con 8.3, la Germania è decima, con 8.1, la Francia è quindicesima, con 7.9.
Come risultato, l'Italia, con il punteggio di 6.0, occupa il 40° posto nella classifica generale, ben distante dagli altri Paesi del G7 e a pari merito con Giordania e Costa Rica.
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International Property Rights Index 2014
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