Trasporti - in Italia il petrolio la fa ancora da padrone
Benzina, gasolio e cherosene coprono il 92% della domanda finale del settore trasporti in Italia, di cui il 60% è costituito solo diesel.
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A dirlo è il rapporto del GSE che ricostruisce e descrive le componenti dei consumi energetici nel settore della mobilità nel 2017, quando i trasporti italiani hanno consumato poco meno di 38 Mtep: si tratta del valore più basso rilevato dal 2005 (in flessione di circa 1,2 Mtep rispetto all’anno precedente).
L’Italia si muove a petrolio
Il contributo principale ai consumi finali del Paese è fornito dai prodotti petroliferi, che concentrano poco meno del 92% del dato complessivo. Gran parte dei consumi è associato al diesel (60% dei prodotti petroliferi, 55% dei consumi energetici totali nei trasporti), utilizzato in misura quasi tripla rispetto alla benzina. Significativo è anche il contributo del carburante per aviazione (cherosene), intorno all’11%.
Gli altri prodotti energetici forniscono un contributo ai consumi complessivi ancora marginale. Le fonti rinnovabili, in particolare, considerando i consumi effettivi hanno un peso pari al 3,7% (2,8% i biocarburanti, 0,9% elettricità da FER); poco inferiore quelli del gas naturale (2,8%) e dell’energia elettrica prodotta da fonti fossili (1,7%).
La quota di fonti rinnovabili impiegate nel settore si è attesta al 6,5% nel 2017. Una discrepanza rispetto al il 3,7% indicato in precedenza legata al fatto che quest’ultimo dato rispecchia i consumi effettivi, mentre il 6,7% risente dei criteri di calcolo introdotti dalla Direttiva 2009/28/CE e dalla Direttiva ILUC (2015/1513) ai fini del monitoraggio del target UE, grazie ai quali alcuni contributi vengono per così dire “gonfiati” in ragione della loro sostenibilità.
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Italia sotto la media UE
Con la quota di rinnovabili pari al 6,5% l’Italia occupa il sedicesimo posto nella classifica dei paesi UE.
In cima al ranking si piazza la Svezia, con il 38,6% di consumi finali coperti da rinnovabili, seguita dalla Finlandia (18,8%). L’Austria, terza in classifica, non supera comunque i dieci punti percentuali, attestandosi a 9,7%.
Il dato medio UE - che risente ovviamente delle performance di Svezia e Finlandia - è superiore di circa un punto percentuale (7,6%) rispetto a quello italiano.
Biocarburanti nel 2018
Il capitolo conclusivo del report GSE è dedicato alla presentazione in anteprima dei dati sui biocarburanti immessi in consumo in Italia nel 2018, articolati per materie prime e paesi di produzione.
Nel corso dell’anno sono stati consumati poco più di 1,4 milioni di tonnellate di biocarburanti, quasi esclusivamente costituiti da biodiesel (97%), in deciso aumento rispetto all’anno precedente (+18%).
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