SIMEST lancia due nuovi contributi per l’export delle imprese
Dal 18 gennaio le imprese che vendono all’estero possono contare su due nuovi servizi SIMEST per offrire ai clienti esteri condizioni di pagamento dilazionato a medio/lungo termine ad un tasso di interesse fisso agevolato. Si tratta dei contributi “Leasing all’Esportazione” e “Lettere di Credito Export”.
Ok dell'UE all'aumento di risorse al Fondo SIMEST
Con l'inizio del nuovo anno, prosegue l’impegno di SIMEST per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Dopo l’exploit che ha caratterizzato nel 2020 il Fondo 394-81 per i finanziamenti agevolati, infatti, anche nel 2021 la società guidata da Pasquale Salzano punta a giocare un ruolo di primo piano nella proiezione delle imprese italiane sui mercati internazionali.
Vanno letti così, quindi, gli ultimi due membri della linea “Contributo export” - uno strumento di supporto al tasso d'interesse completamente gratuito che consente alle imprese italiane di offrire ai clienti esteri un tasso d'interesse minimo agevolato a supporto dei propri finanziamenti a medio lungo termine per l'export - diventati operativi dal 18 gennaio 2021. Si tratta del:
Come funziona il contributo su leasing all’esportazione di SIMEST
Il primo dei due nuovi strumenti della famiglia “Contributo export” di SIMEST consiste in un'agevolazione a fondo perduto in conto interessi erogata da SIMEST a quelle imprese italiane che concedono in leasing a medio lungo termine beni strumentali e relativi servizi.
Il contributo su leasing all’esportazione può essere concesso anche le società di leasing italiane che acquistano beni e servizi da produttori italiani per concederli in leasing a controparti estere.
Che cos'è il contributo su lettere di credito export di SIMEST
Il secondo strumento di SIMEST entrato in funzione il 18 gennaio si chiama contributo su lettere di credito rxport (L/C Export) e consiste invece in un'agevolazione alle imprese italiane che richiedono il pagamento delle proprie commesse estere tramite una lettera di credito emessa da una banca estera e finanziata a medio lungo termine da una banca italiana confermante.
Anche in questo caso l’effetto è quello di rendere più competitivo il tasso d’interesse dell’operazione.
Il contributo export di SIMEST
Come visto, gli ultimi due strumenti lanciati da SIMEST fanno capo alla famiglia di agevolazioni “Contributo export”.
Si tratta di un'agevolazione attiva da tempo che consiste nella concessione di un contributo sia alle operazioni di Credito fornitore, sia a quelle di Credito Acquirente, agendo in entrambi i casi sui tassi di interesse, in modo da rendere più competitive le imprese italiane sui mercati esteri.
Più nello specifico nel caso del Credito fornitore, il contributo è concesso all’esportatore italiano a parziale o totale riduzione del costo dello smobilizzo di titoli di pagamento (inclusi i crediti nella forma di lettere di credito stand by e lettere di garanzia autonome e irrevocabili) emessi dall’acquirente estero a fronte di contratti di esportazione di beni e servizi di investimento.
Nel caso del Credito Acquirente, invece, il contributo viene erogato all’acquirente estero per ridurre il costo complessivo in conto interessi dei propri finanziamenti export, nella forma della stabilizzazione del tasso del finanziamento ad un tasso fisso agevolato pari al CIRR e di un contributo in conto interesse a fondo perduto.
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