Ritorno alle banche per la gestione del Fondo crescita sostenibile
Dopo aver affidato ad Invitalia molte delle attività che riguardano gli incentivi alle imprese, il Ministero dello Sviluppo economico cambia decisamente rotta e con una apposita gara intende individuare il soggetto che, per cinque anni, lo supporterà nella gestione del Fondo per la crescita sostenibile (decreto-legge n. 83/2012). La scadenza per l'invio delle offerte è fissata alle ore 18.00 del 30 settembre 2013.
L'oggetto dell'appalto, si legge nel bando di gara, è l'erogazione del "servizio di assistenza e supporto al Ministero dello sviluppo economico per l’espletamento degli adempimenti tecnico-amministrativi e istruttori connessi alla concessione, all’erogazione, ai controlli e al monitoraggio delle agevolazioni a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica attivati nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile".
In particolare, la prestazione principale consiste nelle attività di valutazione economico-finanziaria dei progetti e di gestione amministrativa e di tesoreria delle agevolazioni, mentre la prestazione secondaria è costituita dalle attività di valutazione e verifica tecnico-scientifiche dei progetti.
Il valore del servizio non dovrà supportare 50 milioni di euro per l'intera durata del rapporto contrattuale, pari a 60 mesi.
La gara è sostanzialmente riservata ad operatori bancari, iscritti all’albo di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (T.U.B.) ovvero all’articolo 106 del medesimo decreto legislativo.
Tra i requisiti richiesti figurano:
- fatturato in servizi analoghi a quelli oggetto della gara, riferito ai bilanci regolarmente approvati degli ultimi tre esercizi alla data di pubblicazione del bando, non inferiore 5 milioni di euro;
- comprovata esperienza almeno triennale nella prestazione di servizi analoghi a quelli oggetto della procedura;
- presenza nella struttura organizzativa del concorrente di personale stabile e qualificato da adibire al servizio.
Le operazioni di gara avranno inizio alle 11.00 del 2 ottobre 2013 presso la sede della Direzione generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali del Ministero.
Ricordiamo che il Fondo ha una dotazione iniziale di 600 milioni di euro, nasce con la riforma degli incentivi varata dal ministro Passera che ha riordinato il sistema abrogando vari strumenti e accorpando i rimanenti.
Il ritorno da Invitalia al sistema bancario potrebbe essere un segnale dell'insoddisfazione del Ministero su come vengono gestite le istruttorie di ammissione e le erogazioni da parte della sua società in house. La gestione della Legge 488/92, nonostante i diversi problemi, aveva cadenze sistematiche che consentivano alle banche concessionarie di mandare avanti i progetti ed erogare i contributi.
L'inefficienza non può essere però addebitata solo ad Invitalia. Leggi, decreti, regolamenti e circolari sono comunque emanati da Governo, Parlamento e Ministeri. Il Fondo Crescita Sostenibile è stato varato dal Dl n. 83 del 22 giugno 2012, quindi c'è voluto oltre un anno (una legge di conversione e un decreto interministeriale) per bandire la gara di individuazione del soggetto gestore.
Il primo bando per l'aggiudicazione degli incentivi, ormai imminente visto che dovrebbe essere anche già registrato alla Corte dei conti, sarà dunque operativo nelle prossime settimane. Abbreviare i tempi per erogare 300milioni di contributi all'innovazione delle imprese - questa pare la dotazione del primo bando - durante questa grave crisi economica, poteva essere un segnale di generale efficienza dell'apparato burocratico.
o