Via libera alla nuova direttiva UE sulle qualifiche professionali
Con l'ok del Consiglio dei ministri dell'Unione si conclude il processo di revisione delle norme europee sulle qualifiche professionali che dovrebbe agevolare la mobilità dei lavoratori all'interno dell'Ue.
La revisione rientra tra gli obiettivi del Single Market Act I e interviene sulle norme contenute nella direttiva 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali e nel regolamento (UE) n. 1024/2012, noto anche come "regolamento IMI", sulla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno.
Tessera professionale europea
Una delle maggiori novità della riforma riguarda l'introduzione di una tessera che, con riferimento a determinate professioni, permetterà di circolare liberamente in Europa e di accedere a procedure di riconoscimento più rapide per via telematica.
Accesso parziale
Le nuove norme permetteranno ai professionisti di esercitare in uno Stato dell'Unione diverso dal proprio, nel settore corrispondente a quello per il quale si è qualificati nel Paese di provenienza, ottenendo il riconoscimento della sola attività per la quale si è qualificati nello Stato membro di origine.
Diritto di stabilimento
I livelli di qualifica non potranno essere utilizzati per rigettare la domanda di riconoscimento nel caso in cui la formazione del richiedente presenti una differenza di più livelli rispetto alla formazione dello Stato membro ospitante. Su richiesta dell'Italia, si è stabilito, però, che qualora tale differenza sia superiore ad un livello, lo Stato membro ospitante potrà scegliere la misura compensativa da applicare.
Professioni settoriali
Rivisti i requisiti minimi di formazione delle professioni settoriali, quali medico, infermiere, odontoiatra, veterinario, ostetrica, farmacista e architetto, in linea con il Processo di Bologna e con l'EQF (European Qualification Framework). La formazione potrà essere anche espressa sotto forma di crediti ETCS in numero equivalente alla durata prevista del corso di studi.
Conoscenze linguistiche
Gli Stati membri potranno imporre il controllo delle conoscenze linguistiche dopo il riconoscimento della qualifica, ma prima dell'accesso alla professione, nel caso in cui questa abbia implicazioni sulla sicurezza dei pazienti.
Meccanismo di allerta
Il meccanismo di allerta previsto per la Direttiva Servizi verrà esteso a tutte le professioni regolamentate. In più, si introduce un meccanismo di allerta specifico per le professioni sanitarie.
Gli Stati membri hanno due anni di tempo per recepire la direttiva negli ordinamenti nazionali.