Europa Creativa: a Roma illustrate le novità per cultura, cinema e audiovisivo
All’indomani dell’approvazione da parte del Pe del programma Europa Creativa il 22 novembre il Cultural Contact Point italiano ha organizzato la presentazione del programma.
Il 22 novembre 2013 presso la chiesa sconsacrata di Santa Marta al Collegio Romano sono state illustrate le modalità istituzionali del nuovo programma a sostegno del cinema e dei settori culturali e creativi, Europa Creativa 2014-2020, dotato di un budget di 1,462 miliardi di euro.
La principale novità del nuovo programma è l’unificazione dei precedenti programmi comunitari per l’audiovisivo (MEDIA) e la cultura (Cultura), presenti in Europa Creativa sotto forma di sub-programmi. Questa unificazione si rispecchia anche a livello organizzativo nell’inglobamento dei due desk nazionali, desk Media e desk Cultura, in un unico punto di riferimento: il desk Europa Creativa, guidato da Antonia Pasqua Recchia, segretario generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT).
L’unificazione del settore culturale con l’audiovisivo in un unico programma quadro – ha spiegato l’eurodeputata, Silvia Costa, promotrice di Europa Creativa – intende favorire lo sviluppo di strategie comunitarie che considerino la cultura una risorsa trasversale, in grado di valorizzare tanto il patrimonio culturale europeo quanto le nuove espressioni artistiche, compreso il digitale.
Sub-programma MEDIA
Dal programma MEDIA 2007-2013 l’Italia ha ricevuto l’8% del budget (9 milioni di euro) per il settore cinematografico ed audiovisivo, ha ricordato Nicola Borrelli, direttore generale della DG Cinema presso il MiBACT. Nonostante questo sostegno in Italia, come in altri paesi europei, continua a prevalere il prodotto statunitense. Il nuovo sub-programma intende sostenere le produzioni audiovisive e cinematografiche comunitarie, sulla base delle seguenti priorità:
- rafforzare la capacità del settore audiovisivo a livello europeo,
- promuovere la circolazione transnazionale.
Queste priorità saranno perseguite attraverso le misure chiave seguenti:
- formazione nuove competenze, scambio conoscenze, digitale;
- sviluppo film, fiction, documentari, film per bambini e animazione, multimedia, videogame;
- sostegno ai produttori indipendenti europei per facilitare le coproduzioni anche con le tv;
- accesso dei professionisti ad eventi commerciali e mercati, uso delle piattaforme online in Europa e fuori;
- sostegno alla distribuzione dei film europei non nazionali attraverso le sale e le altre piattaforme, vendita internazionale (sottotitolazione, doppiaggio);
- circolazione mondiale dei film europei e internazionali in Europa su tutte le piattaforme di distribuzione con progetti di cooperazione transanazionale;
- supporto alla rete di esercenti di sale che programmano una quota significativa di film europei non nazionali;
- supporto ad iniziative di promozione di una diversità di opere audiovisive europee, inclusi corti, festival e altri eventi;
- accrescere l’educazione cinematografica, l’audience e l’interesse pubblico per le opere audiovisive europee, incluso il patrimonio audiovisivo, in particolare per i giovani;
- sperimentazione di nuovi modelli di business e strumenti di impresa nei settori influenzati dalle tecnologie digitali.
I primi bandi MEDIA, ha annunciato Giuseppe Massaro, direttore di MEDIA desk Italia, che si concentreranno sullo sviluppo e festival sono attesi per la fine dell’anno.
Sub-programma Cultura
Il lancio dei nuovi bandi per il settore cultura, invece, è previsto per metà dicembre, ha annunciato Leila Nista, project manager del Cultural Contact Point Italy. Nella precendete programmazione l’Italia ha ricevuto il 10% delle risorse stanziate dall’Ue per il programma Cultura, per un totale di oltre 25 milioni di euro.Affinché l’Italia presenti progetti vincenti è necessario capire le novità introdotte dal nuovo sub-programma Cultura, che rispetto al precedente differisce sin dagli obiettivi. Mentre il vecchio programma sosteneva la promozione di uno spazio culturale europeo, il sub-programma Cultura persegue gli obiettivi generali di Europa Creativa, in cui è incorniciato:
- promuovere la competitività dei settori culturali e creativi europei,
- migliorare le capacità professionali degli operatori culturali, facilitando le opportunità di lavoro su scala internazionale.
Tali obiettivi devo essere perseguiti attraverso:
- la mobilità (circolazione di opere, idee, professionisti)
- lo sviluppo di reti culturali per facilitare le opportunità professionali,
- l’internazionalizzazione delle carriere,
- capacity building,
- ampliamento dell’audicence.
Per supportare le potenzialità delle industrie creative e culturali il programma prevede uno strumento di garanzia, gestito dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei). Questo strumento rientra nella sezione transettoriale di Europa Creativa, insieme alle azioni di cooperazione transnazionale e supporto ai Creative Europe desk.
Il sub-programma Cultura si inserisce in questo contesto, con le seguenti priorità:
- promuovere la circolazione e mobilità transnazionale, attraverso: tournées, manifestazioni, mostre, festiva, circolazione della letteratura europea, sviluppo del pubblico;
- rafforzare le capacità dei settori culturali e creativi a livello transnazionale, attraverso la creazione di reti internazionali, l’accesso alle nuove tecnologie, l’internazionalizzazione delle carriere, ecc.
Come emerge dalla priorità del sub-programma, ha sottolineato la Nista, è necessario che l’Italia impari a sviluppare reti e partenariati transnazionali per accedere ai finanziamenti previsti da Europa Creativa.
Nel sub-programma Cultura i bandi da 9 sono stati ridotti a 4, sotto la guida di un unico comitato di gestione. Saranno finanziati:
- progetti di cooperazione,
- network,
- piattaforme,
- progetti di traduzione letteraria.
I progetti possono essere presentati da: organizzazioni pubbliche o private, associazioni senza scopo di lucro, organizzazioni con scopo di lucro in misura ridotta, enti pubblici e privati. Sono escluse le persone fisiche.
I beneficiari devono avere sede negli Stati membri, paesi in via di adesione, paesi candidati e potenziali candidati (sulla base di accordi specifici), Confederazione Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, paesi della politica europea di vicinato.
Per presentare un progetto competitivo gli operatori italiani, ha proseguito la Nista, devono utilizzare la creatività, le nuove tecnologie digitali, rispettare gli obiettivi del programma e proporre progetti che sviluppino nuovi modelli di business e gestione, rivolgendosi a più target, anche le minoranze.
Maggiori informazioni sui bandi del sub-programma Cultura saranno fornite durante l’info day in programma il 19 dicembre al MAXXI di Roma.