Mobile wallet: quando lo smartphone diventa un portafogli con la NFC
L'era del contante è prossima al tramonto. Dopo le carte di credito e i pagamenti online, i mobile wallet. Ovvero, i cellulari portafogli, smartphone che fungono anche da carta di credito e che permettono di comprare beni e servizi direttamente dal cellulare. Google, Paypal, Visa e colossi delle telecomunicazioni come AT&T e T-Mobile stanno mettendo a punto sistemi di pagamento di questo tipo, già diffusi in Giappone e pronti ad imporsi sul mercato occidentale nel corso del 2012. E, ultima novità del settore, i dispositivi che trasformano il cellulare in lettore di carte di credito.
Fino a qulche anno fa sarebbe sembrata fantascienza, invece è realtà. Tutto grazie a una tecnologia, detta NFC, near-field communication.
I pagamenti tramite cellulare, infatti, sono possibili solo grazie a un chip, installato nel telefonino, che consente lo scambio di dati a distanza ravvicinata fra il cellulare e il terminale di vendita. In pratica, cammini fra gli scaffali del supermercato, decidi di acquistare una barretta di cioccolata e anziché andare alla cassa ti limiti ad avvicinare lo smartphone a un terminale. Digiti un codice di autorizzazione e il gioco è fatto.
Google ha già fatto i primi passi nel mercato dei pagamenti via telefono lanciando il suo Google Wallet. Messo a punto con l'appoggio di colossi come Citibank, MasterCard, Samsung e l'operatore telefonico Sprint, il sistema Mobile Wallet è stato presentato al pubblico nel maggio scorso – nella sede Google di New York – ed è disponibile sullo smartphone Samsung Nexus S 4G.
Google Wallet è pensato principalmente per i piccoli pagamenti ed è compatibile con la rete esistente PayPass di Mastercard. Il guadagno, per l'azienda che ha rivoluzionato i motori di ricerca, viene dalla pubblicità e da Google Offers, sistema di buoni sconto basati sul cosiddetto geotargeting, vale a dire l'invio di offerte in base al luogo in cui si trova l'utente.
Ma non c'è soltanto Google Wallet. Ci sono i colossi delle telecomunicazioni internazionali – Verizon Wireless, AT&T, T-Mobile USA in partnership con Visa, AmEx Discover e MasterCard; il mobile wallet di Visa; Apple, che annuncerà la nascita del suo wallet quest'anno, e PayPal.
A metà di quest'anno dovrebbe essere lanciato sul mercato Isis, il sistema messo a punto da Verizon Wireless, AT&T e T-Mobile USA per competere con il wallet firmato Google.
C'è V.me di Visa, il cui cellulare portafoglio supporta i pagamenti provenienti anche da altre carte di credito e account e può essere usato non solo per gli acquisti via NFC ma anche per transazioni attraverso il mobile web e i social network. Visa Europe ha già iniziato a testare l’iPhone come mezzo di pagamento nel sistema iWallet e ha supportato il sistema Isis attraverso una partnership commerciale.
Infine, PayPal Wallet. Sistema simile sotto molti punti di vista a quelli proposti dai concorrenti, che permette di pagare da più account, usare gift cards e avere accesso a offerte speciali. Ma c'è una differenza fondamentale rispetto agli altri wallet, e cioè la non dipendenza del sistema PayPal dalla tecnologia NFC. Dunque, non solo i telefonini abilitati consentiranno di utilizzare questa forma di pagamento, ma gli utenti potranno acquistare beni presso i terminali PayPal abilitati usando una carta di credito del circuito PayPal.
Il vantaggio rispetto agli altri sistemi è evidente, per gli utenti come per i commercianti, che dovranno soltanto aggiornare i software dei loro terminali per entrare nel circuito PayPal Wallet e non saranno costretti ad installare l'hardware necessario per effettuare i pagamenti wallet con gli altri sistemi.
Non solo. L'ultima novità lanciata dal colosso dei pagamenti online è PayPal Here: un lettore che si collega allo smartphone tramite il jack audio e permette di strisciare la carta. A differenza di Square - dispositivo simile realizzato dalla start-up californiana Square Incorporation che, collegato allo smartphone, funge da lettore di carta di credito - PayPal Here supporta diverse tipologie di pagamenti: oltre a leggere carte di credito e debito per fare e ricevere pagamenti, il piccolo congegno triangolare permette di fotografarle e di inserire i codici numerici. Al dispositivo è collegata una app, che consente di individuare i punti vendita abilitati a questo tipo di pagamenti. Altra differenza rispetto al "quadratino" di Square, è il costo delle transazioni: 2,7% nel caso di PayPal Here, appena superiore la tariffa applicata dallo Square Card Reader, 2,75%.
In Italia, una prima sperimentazione di acquisto tramite telefonino è stata avviata a Milano da Atm, azienda di trasporti milanesi, e Telecom Italia. Si tratta del servizio Mobile pass, la prima iniziativa italiana di mobile ticketing su larga scala, basata sulla tecnologia NFC, che da marzo 2011 permette di acquistare titoli di viaggio e abbonamenti per il trasporto urbano avvicinando il cellulare alle macchinette convalidatrici.
Anche il gruppo Intesa San Paolo sta tentando di sviluppare la tecnologia NFC in Italia e prima di Natale alcuni clienti di Torino e Milano hanno ricevuto il pacchetto che abilita il servizio Move and Pay, un progetto pilota che prevede la possibilità di pagare in modalità "tap&go", ovvero semplicemente appoggiando il telefono NFC al POS contactless abilitato al circuito MasterCard PayPass.
Infine la Wind, che ha lanciato una sperimentazione dei servizi Nfc in collaborazione con Samsung. I dipendenti della compagnia telefonica potranno usare lo smartphone come badge aziendale, ma anche come strumento per gestire i buoni pasto, acquistare cibo e bevande dai distributori automatici. Nella fase iniziale, potranno disporre del servizio solo i dipendenti della sede romana dotati di un Galaxy S2 con il sistema operativo Android.
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