Decreto Sviluppo: Fondo Crescita Sostenibile con 650 milioni di euro per il 2012
Dall'abrogazione di 43 norme di agevolazione alle imprese, che risultano poco o per nulla operative, e dal riordino del fondo speciale rotativo sull’innovazione tecnologica (ex FIT) nasce il fondo per la crescita sostenibile: uno dei capitoli più interessanti del decreto Sviluppo approvato dal Consiglio dei ministri venerdì 15 giugno, che riflette la necessità - nell'impossibilità di mobilitare nuove risorse - di razionalizzare i programmi e le agevolazioni esistenti a sostegno del sistema produttivo.
Tre le linee strategiche di azione del nuovo strumento:
- la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione;
- il rilancio di aree che versano in situazioni di crisi tramite la sottoscrizione di accordi di programma;
- la promozione della presenza internazionale delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero.
Ad ogni obiettivo corrisponde una sezione apposita del Fondo per la crescita sostenibile, cui affluiranno le risorse non utilizzate connesse alle 43 norme abrogate – tra cui figurano la legge 488 del 1992 e le norme relative ai Contratti di Programma, di Localizzazione e d’area – e le somme di competenza del MiSE già depositate presso la Cassa Depositi e Prestiti.
Per il 2012 il Fondo avrà quindi una dotazione di circa 650 milioni di euro, cui si aggiungeranno uno stanziamento da 200 milioni nei prossimi anni e le risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), istituito presso la CDP, pari a circa 1,2 miliardi di euro.
Un totale di oltre due miliardi, quindi, da utilizzare per erogare finanziamenti agevolati per interventi a sostegno della competitività delle imprese e per la concessione di altre forme di agevolazioni, con l'esclusione del credito di imposta. Aboliti gli interventi a fondo perduto.
"Vediamo positivamente la costituzione del Fondo per la crescita sostenibile con un budget di 2 miliardi di euro attraverso lo sblocco delle attuali 43 leggi di incentivazioni a favore delle imprese", ha commentato il presidente dei deputati del Partito Democratico Michele Ventura.
Più in generale, sul decreto sviluppo interviene a frenare gli entusiasmi il segretario del Popolo della Libertà Angelino Alfano, che osserva: "Sui giornali avevo visto che erano stati stanziati 80 miliardi per la crescita, poi ho capito che erano 1 reale e 79 virtuali".
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