BEI-UniCredit: finanziamenti per PMI, occupazione giovanile e ambiente
Sottoscritti a Milano tre nuovi accordi tra la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e il Gruppo UniCredit, che prevedono finanziamenti per un valore di 700 milioni di euro a sostegno delle imprese italiane.
I tre accordi riguardano:
- prestiti destinati alle PMI (400 milioni di euro),
- sostegno alle aziende che creano nuova occupazione giovanile (200 milioni di euro),
- progetti finalizzati a fronteggiare e prevenire i danni delle calamità naturali (100 milioni di euro).
Prestiti alle PMI
Il primo accordo finanzierà investimenti, compresi quelli in corso ma non ultimati, realizzati dalle piccole e medie imprese attive in tutti i settori produttivi (agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi).
Gli investimenti potranno riguardare:
- l’acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati;
- l’acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari;
- le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione;
- la necessità permanente di capitale circolante legata all’attività operativa.
Occupazione giovanile
Il secondo accordo, invece, rientra nel programma Jobs for Youth, attivato dalla BEI dopo il Consiglio europeo del giugno 2013. La linea di credito è rivolta a PMI (fino a 250 dipendenti) e Mid-Cap (fino a 3mila dipendenti) che:
- hanno assunto almeno un lavoratore (tre per le Mid-Cap) di età compresa fra i 15 ed i 29 anni nei sei mesi precedenti la domanda di prestito o lo assumeranno nei sei mesi successivi, oppure
- offrono programmi di formazione professionale per i giovani, o stage/programmi di formazione per i giovani, oppure
- hanno stipulato un accordo di cooperazione con un istituto tecnico o scuola o università per impiegare giovani (per esempio durante stage estivi), oppure
- presentano un assetto proprietario in cui la maggioranza del capitale (oltre il 50%) è detenuto da giovani sotto i 29 anni.
I progetti finanziabili non potranno superare l’importo di 25 milioni di euro.
Tutela ambientale
L’ultimo accordo, infine, supporterà gli investimenti, a opera di PMI e Mid-Cap, per la ricostruzione di infrastrutture nei settori dell’industria, del turismo e dell’agricoltura situati nelle regioni colpite da disastri naturali, come Sardegna, Emilia Romagna, Toscana e Liguria. Con quest’ultima linea di credito le imprese potranno realizzare anche opere di prevenzione come, quelle antisismiche o quelle destinate al risanamento idrogeologico dei territori italiani
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