Aree Interne - Strategia parte con finanziamenti per 680 milioni
Strategia per le aree interne ai nastri di partenza. Il piano per lo sviluppo dei territori a rischio abbandono partirà con una dotazione di 680 milioni di euro, tra fondi Ue assegnati alle Regioni e risorse nazionali.
Rappresentano il 30% del territorio nazionale, distano più di 40 minuti da centri che offrano un sistema completo di servizi di base, dalle scuole alla mobilità, ospitano il 7,6% della popolazione italiana e un grande patrimonio naturale e culturale, ma hanno sperimentato un calo demografico dell'1,5% negli ultimi 15 anni, insieme a un progressivo invecchiamento della popolazione.
Questa la fotografia delle aree interne, al centro della Strategia nazionale presentata in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, dal capo del Dipartimento per le Politiche di coesione Vincenzo Donato, dall’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, dal direttore generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale Maria Ludovica Agrò, dal dirigente generale del Ministero dell’Economia Fabrizio Barca e dalla coordinatrice del Comitato tecnico Aree interne Sabrina Lucatelli.
Due i pilastri della strategia: la promozione del mercato e della crescita economica, oltre che del recupero demografico dei territorio, e il ripristino delle condizioni di cittadinanza di chi vive in queste zone attraverso l'accesso ai servizi di base.
Sei, invece, le linee guida del piano:
- adattare le politiche nazionale per scuola, salute e mobilità alle specificità delle aree interne;
- costruire sistemi intercomunali permanenti;
- concentrare e selezionare le azioni e le risorse, a partire da 57 aree-progetto che riguarderanno 1,3 milioni di cittadini;
- sperimentare e valutare le azioni, prevedendo, dopo la fase di avvio, il passaggio all’ordinaria amministrazione;
- coprogettare con le comunità locali gli interventi, sul modello che Invitalia ha sperimentato e sta realizzando nelle aree di crisi;
- verifica e misurazione dei risultati.
Risorse
Le risorse disponibili ammontano a 680 milioni di euro, di cui 180 milioni a valere sulle Leggi di Stabilità 2014 e 2015 e 500 milioni dai Programmi Operativi Regionali finanziati dai fondi europei FESR, FSE, FEASR e FEAMP. “Risorse rilevanti che possono innescare finalmente un’inversione di tendenza e un cambio di passo in questi territori”, ha spiegato De Vincenti, a condizione di ricorrere a "un metodo nuovo nell’uso dei fondi”.
“Oggi - ha proseguito Domenico Arcuri - 'area Interna' è sinonimo di area periferica, tendenzialmente abbandonata. Se il progetto produrrà i risultati sperati, queste zone torneranno ad essere integrate e valorizzate. Il lavoro che abbiamo provato a fare è sprigionare la domanda potenziale di sviluppo. Nelle aree pilota, e progressivamente nelle altre, l’obiettivo sarà quello di connettere l’azione di mappatura già realizzata con degli interventi e degli indicatori in grado di misurare i risultati effettivamente raggiunti”.
Gli indirizzi operativi per la Strategia nazionale per le aree interne sono stati approvati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) con delibera n. 9-2015 e prevedono la costituzione di un Comitato tecnico coordinato dal Dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, responsabile sia della selezione delle aree e delle relative strategie che della verifica del rispetto dei cronoprogrammi.
I progetti pilota partiranno in 23 delle 57 aree progetto individuate, cioè sistemi locali intercomunali selezionati dalle autorità regionali e nazionali e oggetto di un Accordo di Programma Quadro (APQ) che definisce le azioni previste nel territorio.
Lo strumento scelto dal Governo per il finanziamento degli interventi, ha aggiunto infatti Arcuri, “è l’Accordo di Programma quadro, che già abbiamo sperimentato e portato avanti per il Sulcis, Piombino e Trieste”.
Link
Strategia aree interne: fondi Ue e nazionali per sviluppo locale
Strategia aree interne - indirizzi operativi per utilizzo fondi Ue e nazionali
Author: Luigi_Alesi / photo on flickr
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