Dai giovani agricoltori agli eco-schemi, cambiamenti in vista per il Piano PAC
Il Comitato di sorveglianza del PSP Italia 2023-27 ha fatto il punto su una serie di emendamenti che verranno sottoposti a Bruxelles nel mese di luglio e che si aggiungono alle modifiche già notificate alla Commissione a marzo e aprile. L'impianto strategico del Piano PAC non cambia, ma diversi aggiustamenti dovrebbero migliorare la gestione dei fondi europei per l'agricoltura.
Cosa prevede il Piano strategico PAC dell'Italia 2023-2027
Tra le novità in arrivo, secondo quanto anticipato da Pietro Manzoni, Fabio Pierangeli, Stefano Angeli su Pianeta PSR, i termini per il conseguimento del titolo di studio per i giovani e nuovi agricoltori, che dovrà essere ottenuto entro il 30 settembre, a fronte della scadenza originaria del 30 giugno.
Le modifiche al Piano strategico nazionale della PAC 2023-27
L'Autorità di Gestione nazionale e le AdG delle 21 Regioni e Province autonome italiane hanno discusso le modifiche da apportare al Piano PAC con i rappresentanti della Commissione europea e del partenariato socio-economico in occasione della prima riunione del Comitato di Monitoraggio Nazionale del PSP 2023-2027, il 20 giugno scorso. In tutto sono previsti oltre 3mila emendamenti che - incassato il parere positivo del Comitato - possono ora essere sottoposti alla Commissione europea. Commissione cui, in realtà, sono già stati notificati due pacchetti di emendamenti, uno il 15 marzo e l'altro il 14 aprile, ora seguiti dalla terza serie di emendamenti.
Come già nel ciclo 2014-2022, soprattutto la politica di sviluppo rurale si prepara ad andare incontro a numerose variazioni, che dovrebbero permettere di superare le problematiche emerse nella sua prima fase di implementazione. L'assetto generale e strategico della programmazione FEASR non cambia, ma le novità sono diverse e interessano vari aspetti del documento, dai criteri di selezione e di ammissibilità, fino agli importi unitari degli aiuti.
Tra gli emendamenti sottoposti a Bruxelles nei mesi scorsi rientra ad esempio quello relativo all'individuazione dei beneficiari del Fondo di mutualizzazione nazionale per gli eventi catastrofali: la precedente formulazione che includeva solo gli "imprenditori agricoli ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile iscritti nel registro delle imprese o nell'anagrafe delle imprese agricole istituita dalla Provincia autonoma di Bolzano", infatti, avrebbe ridotto la platea dei potenziali beneficiari del nuovo Fondo AgriCat, nonostante il prelievo che finanzia la misura si applichi a tutte le aziende che percepiscono pagamenti diretti a titolo della PAC.
Guardando invece al nuovo pacchetto di modifiche, sono previsti aggiornamenti relativi alla certificazione dei premi, agli indicatori e ad alcuni aspetti finanziari, ma ci saranno anche interventi FEASR che potranno essere attivati o disattivati nell'ambito dei complementi di programmazione di alcune regioni.
Fronte primo pilastro e relativamente agli aspetti trasversali al Piano, oltre al rinvio al 30 settembre per i giovani nuovi agricoltori che devono dimostrare di avere un titolo di studio compatibile con l'attività agricola, modifiche sono attese sugli ecoschemi, tra cui, per l'eco-schema 1, la previsione di una percentuale di riduzione degli antibiotici del 10% per tutti gli allevamenti con un consumo di antibiotico superiore alla mediana.
Fronte condizionalità rafforzata, invece, è previsto un aggiornamento delle norme in materia di buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA). La produzione integrata rientrerà tra le pratiche conformi alla BCCA 7, come già l'agricoltura biologica, dal momento che i relativi disciplinari già prevedono una rotazione che rispetta e anzi supera gli obblighi stabiliti dalla BCAA.
Per approfondire: Guida agli ecoschemi del Piano strategico PAC 2023-27
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