A rischio le misure per lo sviluppo con la mancata approvazione della Finanziaria UE 2011
La Finanziaria UE non è stata approvata: l'opposizione di Gran Bretagna, Olanda e Svezia ha bloccato l'accordo tra Consiglio e Parlamento europeo sul quadro finanziario da cui dipende la disponibilità di risorse comunitarie per tutta una serie di settori che si troveranno improvvisamente privi di fondi.
Nonostante l'accordo raggiunto in merito ai tetti di spesa, fissati al 2,91% come richiesto dal Premier britannico Cameron, e non al 6% come nelle intenzioni del Parlamento, risultano evidentemente insuperabili i principali nodi della discordia, cioè il ruolo del Parlamento nei negoziati sui piani di spesa per il 2011, il meccanismo di flessibilità sui bilanci 2012 e 2013 e la garanzia che con la definizione del quadro pluriennale 2014-2020 l'Unione Europea ottenesse risorse proprie.
Gli europarlamentari impegnati nei negoziati hanno suggerito di riprendere la discussione nel corso del vertice dei leader europei che si terrà il 16 e il 17 dicembre a Bruxelles, dal momento che l'elaborazione di una nuova proposta di bilancio da parte della Commissione Europea richiederà sicuramente diversi mesi, costringendo le istituzioni europee a ricorrere al sistema del "dodicesimo provvisorio", in base al quale le disponibilità di ogni capitolo di bilancio saranno pari mensilmente ad un dodicesimo di quanto previsto nei fondi 2010.
Il Commissario al Bilancio, Januz Lewandowski ha sottolineato che il fallimento delle trattative avrà gravi conseguenze in termini di crescita e occupazione nei Paesi europei, con la perdita di 6 miliardi di euro per la politica agricola e il ritardo delle misure previste per accelerare lo sviluppo degli Stati membri.
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