Bonino, Monti e Tajani inaugurano Euractiv Italia
Inizio ufficiale per EurActiv.it, versione italiana del network europeo EurActiv, nato dalla joint venture con Fasi.biz. A dargli il benvenuto il vicepresidente dell'Unione europea e commissario responsabile per l’Industria, Antonio Tajani, il presidente dell'Università Bocconi, Mario Monti, e la vicepresidente del Senato, Emma Bonino, insieme a politici e stakeholder italiani.
Il vicepresidente Tajani ha espresso la propria fiducia nella capacità dell’Italia di uscire dalla crisi perché ha le "risorse per reagire e difendersi dalla speculazione".
Il commissario ha comunque ricordato la necessità di intervenire con decisione per rendere il Paese "ancora più competitivo", e ha riassunto i prossimi interventi della Commissione a sostegno delle piccole e medie imprese, a cominciare dal prossimo invio di una lettera agli Stati membri per chiedere di anticipare a gennaio 2012 l’adozione della direttiva sui pagamenti della PA.
Tajani ha poi indicato la ricetta comunitaria come unica strada giusta per uscire dalla crisi, al contrario degli "accordi intergovernativi rischiano di avere effetti negativi, anche per li propone".
Dal canto suo, il professor Monti ha sottolineato l'efficacia dell'azione comunitaria nel gestire la crisi, ma ha anche ribadito il suo no ad eventuali modifiche dei Trattati europei. "Sarebbe un errore avviarle ora, perché si darebbe ai mercati il segnale che il Consiglio europeo del 23 ottobre sulla governance non è sufficiente per la stessa Unione europea. Invece, per adesso deve bastare", ha spiegato Monti.
Il presidente della Bocconi si è inoltre dichiarato favorevole all’adozione degli eurobond "piuttosto che sollecitare la Banca Centrale Europea ad intervenire". E ha aggiunto: "siete sicuri - si dovrebbero chiedere a Berlino - che tra i due mali, gli eurobond e la Bce costretta ad acquistare titoli di Stato dall'esito dubbio, sia meglio quest'ultimo? Meglio gli eurobond".
La vicepresidente Bonino ha, invece, insistito sulla necessità di una "federazione leggera" degli Stati europei e di una politica fiscale comune. La politica comunitaria dovrebbe comprendere Difesa, Politica estera, Infrastrutture, Ricerca e innovazione. "La capacità di un sistema politico non dipende solo dalla sua economia ma dalla sua capacità di contribuire al governo del mondo in maniera attiva. Inoltre, ci sono settori che possono trarre dalle economie di scala un beneficio notevole", ha concluso Bonino.
Tra gli altri relatori, il responsabile per le politiche Ue del Pd alla Camera, Sandro Gozi, che ha affermato: "la crisi non è globale, è euroamericana e può essere risolta solo a Washington e Bruxelles".
In chiusura l’eurodeputata Debora Serracchiani ha fornito un quadro delle criticità che limitano la competitività dell’Italia, a cominciare dall’eccesso burocratico.
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