Credito d'imposta per il Sud: pubblicata la circolare delle Entrate
La Finanziaria 2007 (Articolo 1, commi 271-279, della legge 27 dicembre 2006, n. 296) ha reintrodotto la Visco Sud, strumento molto atteso dopo che la Commissione Europea ha autorizzato anche gli acquisti effettuati a partire dal 1 gennazio 2007. Prima di fruire dell’agevolazione, i beneficiari dovranno però presentare all’Agenzia delle Entrate un "formulario" predisposto secondo lo schema da approvarsi con provvedimento del Direttore della stessa Agenzia, che dovrà contenere:
- notizie sull'impresa: ragione sociale, indirizzo, codice di attività economica, referente da contattare, recapiti (telefono, fax, indirizzo di posta elettronica);
- notizie sul progetto di investimento, con indicazione della struttura produttiva, una descrizione sintetica del progetto, una previsione dell’ammontare dell’investimento, articolato per categorie di beni agevolabili e per anno di realizzazione, l’ammontare dell’aiuto calcolato nel rispetto delle intensità previste dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2007-2013, delle maggiorazioni PMI (laddove applicabili) e, per i grandi progetti d’investimento, in conformità con il massimale di aiuti corretto di cui al punto 67 degli Orientamenti comunitari.
Sono agevolabili solo i beni strumentali nuovi connessi a un progetto di investimento iniziale e, precisa la circolare, che per "investimento iniziale" si intende "un investimento in attivi materiali e immateriali riguardante:
- la creazione di un nuovo stabilimento
- l'ampliamento di uno stabilimento esistente
- la diversificazione della produzione di uno stabilimento in nuovi prodotti aggiuntivi
- un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di uno stabilimento esistente".
In particolare, i beni che rientrano nel regime fiscale agevolato comprendono macchinari, impianti - diversi da quelli infissi al suolo - e attrezzature varie, programmi informatici e brevetti di nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi. La circolare precisa inoltre che tra questi beni non sono inclusi gli immobili e gli autoveicoli.
Destinatari dello strumento sono i titolari di reddito di impresa che acquistano beni materiali e immateriali ammortizzabili, durante i sette anni previsti dalla norma (2007-2013), e destinati a strutture produttive localizzate in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise. Sono esclusi dal beneficio gli imprenditori dell'industria siderurgica e delle fibre sintetiche, dell'industria carbonifera e gli operatori dei settori creditizio, finanziario e assicurativo.
Il bonus non è cumulabile con gli aiuti de minimis né con altri aiuti di Stato che riguardano i medesimi costi ammissibili, mentre la circolare non esclude la cumulabilità, nel limite delle spese effettivamente sostenute, con altre agevolazioni non qualificabili come aiuti di Stato.
Il credito d'imposta sugli investimenti è stato esteso anche al settore della pesca che potrà beneficiarne solo dopo che la Commissione europea avrà espresso parere favorevole alla richiesta avanzata dal Ministero delle Politiche alimentari e forestali.
Circolare 38/E - 11 aprile 2008
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