Ok del Parlamento UE ai commissari del Von der Leyen bis
Con una maggioranza risicata - 370 voti a favore, solo 10 voti in più della maggioranza assoluta degli aventi diritto - il collegio dei commissari presieduto da Ursula von der Leyen ha ottenuto il via libera dalla plenaria del Parlamento europeo. "Il centro tiene", ha commentato in conferenza stampa la presidente della Commissione europea, assicurando l'impegno della sua squadra a mettersi immediatamente al lavoro.
Le priorità della nuova Commissione europea
Il nuovo collegio dei commissari è stato approvato dall'Aula del Parlamento europeo il 27 novembre, con votazione per appello nominale. 370 sì, 282 contrari e 36 astenuti sono i numeri che determinano la maggioranza meno solida della storia europea, ben lontani dai 510 voti favorevoli della Commissione Prodi, in carica dal settembre 1999 al novembre 2004, ma nettamente ridimensionata anche rispetto alla prima Commissione von der Leyen, approvata nel 2019 dal PE con 461 voti favorevoli.
Di fatto, la Commissione dipende ora dal sostegno di una maggioranza diversa da quella che a luglio, con 401 voti a favore, ha sostenuto il secondo mandato di von der Leyen. A votare la fiducia è stata la maggioranza di popolari e liberali, già favorevoli a luglio, ma al gruppo si sono aggiunti anche gli eurodeputati di Fratelli d'Italia, il partito di appartenenza del vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto, parte del gruppo ECR, che a luglio, e anche oggi, ha votato contro il von der Leyen bis. Sul sostegno alla nuova Commissione si sono spaccati invece socialisti e verdi, che a von der Leyen hanno contestato la scelta di ammettere forze antieuropeiste nella nuova Commissione e soprattutto l'aver affidato a un esponente di un partito euroscettico una delle vicepresidenze esecutive. Scelta che invece la presidente della Commissione ha difeso in Aula, sottolineando l'importanza strategica della Politica di Coesione e di "dare alle regioni l'importanza politica che meritano". Contrari, a luglio come oggi, l'estrema destra dei Patrioti e l'estrema sinistra di The Left.
Chi sono i commissari europei del von der Leyen bis?
La squadra scelta da von der Leyen e approvata oggi dal PE conta sei vicepresidenti esecutivi.
Teresa Ribera (Spagna), vicepresidente esecutiva di una transizione pulita, giusta e competitiva e responsabile della politica sulla concorrenza. A lei von der Leyen ha chiesto di guidare “il lavoro per garantire che l'Europa rimanga sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi stabiliti nel Green Deal europeo. E che decarbonizziamo e industrializziamo la nostra economia allo stesso tempo”.
Henna Virkkunen (Finlandia), vicepresidente esecutivo per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia e responsabile del portafoglio sulle tecnologie digitali e di frontiera. Avrà il compito di "esaminare gli aspetti interni ed esterni della sicurezza. Ma anche di rafforzare le fondamenta della nostra democrazia, come lo stato di diritto, e proteggerla ovunque venga attaccata”, ha spiegato von der Leyen.
Stéphane Séjourné (Francia), vicepresidente esecutivo per la prosperità e la strategia industriale e responsabile del portafoglio Industria, PMI e Mercato unico. Guiderà il lavoro per creare le condizioni affinché le nostre aziende prosperino, dagli investimenti e dall'innovazione alla stabilità economica, al commercio e alla sicurezza economica.
Kaja Kallas (Estonia), Alto rappresentante e vicepresidente esecutiva. Nell'illustrare la sua scelta, von der Leyen ha spiegato: “viviamo in un'epoca di rivalità geostrategiche e instabilità. La nostra politica estera e di sicurezza deve essere progettata tenendo presente questa realtà e deve essere più in linea con i nostri interessi”.
Roxana Mînzatu (Romania), vicepresidente esecutiva con delega per le persone, le competenze e la preparazione. Avrà la responsabilità in materia di competenze, istruzione e cultura, posti di lavoro di qualità e diritti sociali, tenendo a fuoco anche le sfide demografiche.
Raffaele Fitto (Italia), vicepresidente esecutivo e Commissario per la Coesione e le Riforme. Sarà responsabile del portafoglio che si occupa di politica di coesione, sviluppo regionale e città. “Faremo affidamento sulla sua vasta esperienza per contribuire a modernizzare e rafforzare le nostre politiche di coesione, investimento e crescita”, ha sottolineato la presidente.
Gli altri commissari del von der Leyen bis sono:
Maroš Šefčovič (Slovacchia), a cui sono affidati due ruoli: Commissario per il Commercio e la Sicurezza Economica, un nuovo portafoglio che include anche la politica doganale, e Commissario per le Relazioni Interistituzionali e la Trasparenza, un ruolo per cui riferirà direttamente a von der Leyen.
Doppio ruolo anche Valdis Dombrovskis (Lettonia) - uno dei Commissari riconfermati: Commissario per l'Economia e la Produttività e Commissario per l'Attuazione e la Semplificazione. E come per Šefčovič, anche nel suo caso per questo secondo ruolo riferirà direttamente alla Presidente.
Dubravka Šuica (Croazia), Commissario per il Mediterraneo e responsabile del più ampio vicinato meridionale. Collaborerà a stretto contatto con Kaja Kallas, e molti altri Commissari.
Olivér Várhely (Ungheria), Commissario per la Salute e il Benessere degli Animali, responsabile della costruzione dell'Unione Europea della Salute e del proseguimento del lavoro per sconfiggere il cancro e sulla salute preventiva.
Wopke Hoekstra (Paesi Bassi), Commissario per il Clima, Net Zero e Crescita Pulita. Continuerà a lavorare sull'adattamento ai cambiamenti climatici, sulla diplomazia climatica e sulla decarbonizzazione. E sarà anche responsabile della tassazione.
Andrius Kubilius (Lituania), Commissario per la Difesa e lo Spazio. Lavorerà allo sviluppo dell'Unione Europea della Difesa e al potenziamento degli investimenti e della capacità industriale europea.
Jozef Síkela (Repubblica Ceca), Commissario per i partenariati internazionali. Guiderà il lavoro su Global Gateway e garantirà che l’Europa sviluppi partenariati reciprocamente vantaggiosi che investono in un futuro comune.
Costas Kadis (Cipro), Commissario per la pesca e gli oceani, con l'obiettivo di costruire un settore resiliente, competitivo e sostenibile e presentare il primo patto europeo per gli oceani.
Maria Luís Albuquerque (Portogallo), Commissario per i servizi finanziari e l'Unione per il risparmio e gli investimenti. Avrà il compito di guidare il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali e di garantire che gli investimenti privati alimentino produttività e innovazione.
Hadja Lahbib (Belgio), Commissario per la preparazione e la gestione delle crisi. Si tratta di uno dei nuovi portafogli dedicato alla resilienza, preparazione e protezione civile. Sarà responsabile di guidare gli sforzi UE in materia di gestione delle crisi e aiuti umanitari.
Magnus Brunner (Austria), Commissario per gli Affari Interni e la Migrazione. Si concentrerà sull'attuazione del Patto sull'Asilo e la Migrazione, ma anche sul rafforzamento dei confini UE e sullo sviluppo di una nuova strategia di sicurezza interna.
Jessika Roswall (Svezia), Commissario per l'Ambiente, la Resilienza Idrica e un'Economia Circolare Competitiva. Avrà il compito di contribuire a preservare l’ambiente e sviluppare un'economia più circolare e più competitiva. E guiderà il lavoro sulla resilienza idrica, che è una grande priorità per gli anni a venire.
Piotr Serafin (Polonia), Commissario per il Bilancio, la Lotta alle Frodi e la Pubblica Amministrazione. Risponderà direttamente a von der Leyen e si concentrerà in particolare sulla preparazione del prossimo bilancio a lungo termine e per garantire che l’UE abbia un'istituzione moderna per offrire servizi agli europei.
Dan Jørgensen (Danimarca), Commissario per l'Energia e l'Edilizia Abitativa. Il suo lavoro contribuirà ad abbassare i prezzi dell'energia e investire in energia pulita. Sarà il primo Commissario per l'edilizia abitativa in assoluto, esaminandone tutti gli aspetti, dall'efficienza energetica agli investimenti e alle costruzioni.
Ekaterina Zaharieva (Bulgaria), Commissario per la ricerca e l'innovazione. Due temi essenziali per la competitività, al centro del mandato della nuova Commissione UE.
Michael McGrath (Irlanda), Commissario per la democrazia, la giustizia e lo stato di diritto. A lui è affidata anche la responsabilità di portare avanti lo Scudo europeo per la democrazia. Guiderà anche il lavoro sullo stato di diritto, la lotta alla corruzione e la tutela dei consumatori.
Apostolos Tzitzikostas (Grecia), Commissario per i trasporti e il turismo sostenibili. È responsabile della mobilità di merci e persone. Si tratta di settori essenziali per la competitività dell’UE, per collegare le persone e guidare le economie locali.
Christophe Hansen (Lussemburgo), Commissario per l'agricoltura e l'alimentazione. Avrà il compito di dare vita al rapporto e alle raccomandazioni del dialogo strategico. E sulla base del dialogo strategico svilupperà una visione per l'agricoltura e l'alimentazione nei primi 100 giorni del mandato.
Glenn Micallef (Malta), Commissario per l'equità intergenerazionale, la cultura, la gioventù e lo sport. “L'equità intergenerazionale è un argomento trasversale. Riguarda tutti noi, e in particolare i giovani. Riguarda il giusto equilibrio in una società. E ho incaricato Glenn di sorvegliarlo”, ha spiegato von der Leyen.
Marta Kos (Slovenia), Commissario per l'allargamento, responsabile anche del vicinato orientale, lavorerà anche per supportare l'Ucraina, continuando il lavoro sulla ricostruzione e sostenendo i paesi candidati per prepararli all'adesione.
Incassato il voto del PE, anche il Consiglio dovrà votare formalmente il nuovo collegio a maggioranza qualificata. A quel punto la nuova Commissione potrà assumere le sue funzioni, a partire dal 1° dicembre 2024.
In arrivo una strategia per la competitività
In conferenza stampa con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, von der Leyen ha assicurato che i commissari sono "impazienti di iniziare", anche "perché il tempo stringe" e l'UE si trova di fronte ad enormi sfide, all'interno e all'esterno dei suoi confini. Prima fra queste, la sfida del rafforzamento della competitività, al centro del rapporto Draghi ma anche del report Letta sul mercato unico. Da qui l'annuncio che la prima iniziativa della Commissione sarà una Bussola per la competitività, una strategia per colmare il gap europeo in materia di innovazione con gli Stati Uniti e la Cina, aumentare la sicurezza e l'indipendenza dell'UE e realizzare la decarbonizzazione.
Decarbonizzazione che von der Leyen ha confermato essere al centro degli obiettivi della Commissione, in linea con il Green Deal, e di voler perseguire attraverso un Clean Industrial Deal, un accordo industriale pulito, ma anche avviando un dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica europea e portando avanti il lavoro per un'economia circolare competitiva.
Infine, il tema sicurezza: a fronte delle guerre in corso in Ucraina, in Medio Oriente e in alcune parti dell'Africa, "l'Europa deve svolgere un ruolo più incisivo", ha detto von der Leyen, invitando l'UE a spendere di più per la difesa e annunciando un Libro bianco sul futuro della difesa europea entro i primi cento giorni del mandato.
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