Nasce il fondo Eurosud: otto miliardi per lo sviluppo del Mezzogiorno

 

Johannes Hahn - Credit © European Union, 2011Il piano Eurosud, dopo un rapidissimo accordo tra governo e Regioni, diventa realtà. In questo modo, otto miliardi di fondi strutturali entrano in un nuovo contenitore che sarà indirizzato verso quattro assi di investimento privilegiato: agenda digitale, istruzione, occupazione, infrastrutture. Lo ha annunciato questa mattina, a Roma, il ministro per le Politiche regionali, Raffaele Fitto, insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e al commissario europeo per le Politiche regionali, Johannes Hahn. Presenti anche i governatori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia.

Fitto, in apertura, esprime soddisfazione per aver chiuso prima di quanto previsto l’accordo. E fuga i dubbi circolati nelle ultime giornate: il fondo Eurosud non sarà un bancomat per il governo, ma sarà limitato da un “vincolo di territorialità”, contenuto nell’accordo con i governi locali, in base al quale le sue risorse potranno essere investite solo al sud. Il dettaglio dell’accordo viene illustrato ancora dal ministro per le Politiche regionali. “Anzitutto, possiamo confermare che al 31 dicembre di quest’anno l’Italia non perderà neppure un euro di risorse comunitarie”. Quelle a rischio immediato entro quella data erano circa due miliardi di euro.

L’apporto delle Regioni viene, invece, spiegato dal presidente della Basilicata, Vito De Filippo: “Abbiamo fondato il nostro lavoro su tre concetti. Il primo è la collaborazione. Poi, la concentrazione delle risorse: siamo riusciti a convogliare investimenti importanti su alcuni obiettivi precisi. Infine, la velocizzazione degli investimenti e delle risorse comunitarie”. Fitto prosegue e illustra i motivi per i quali è nato il piano: “Siamo in una fase di crisi economica molto complessa. Dal 2006, anno in cui sono stati varati i finanziamenti, ad oggi, infatti, lo scenario è profondamente mutato. Adesso dobbiamo usare queste risorse su alcuni obiettivi precisi”. In dettaglio, le aree sulle quali convogliare queste linee di finanziamento saranno quattro. Racconta Fitto: “Si tratta di agenda digitale, istruzione, occupazione, reti di trasporti e ferroviarie”.

Il dettaglio degli interventi verrà precisato nei prossimi giorni, come spiega il commissario Hahn: “Abbiamo già concordato con il governo italiano che a breve stileremo un programma dettagliato su quali sono le cifre che potranno essere dedicate a queste priorità nuove”. Riguardo alle aree di investimento, Hahn afferma: “Sulle prime tre in particolare (agenda digitale, istruzione, occupazione) abbiamo capacità molto alte di gestione. E’ quindi estremamente sensato usare questa capacità per utilizzare i fondi regionali in modo migliore a favore del sud”. Infine, come già ripetuto in altre occasioni, Hahn si concentra sull’importanza della cosiddetta “accountability”: l’Italia dovrà rendere conto di come sta utilizzando questo denaro. “Monitoreremo tutti i progetti – conclude - come stiamo già facendo per Pompei, che per noi ha un valore particolare ed emblematico”.

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