Fondo sviluppo e coesione – FSC: pubblicate le delibere Cipe dell'11 luglio e del 3 agosto 2012

 

EuroIn Gazzetta la delibera Cipe dell'11 luglio 2012 che rivede le modalità di attuazione del meccanismo premiale collegato agli 'Obiettivi di servizio' del Fondo per lo sviluppo e la coesione e assegna a otto regioni meridionali risorse residue per 1.031,8 milioni di euro. Pubblicata anche la delibera del 3 agosto 2012, relativa alla programmazione regionale di oltre un miliardo e 60 milioni di euro dal FSC per la manutenzione straordinaria del territorio.

In particolare, la prima delibera assegna:

  • 326.390.048 euro per i premi intermedi,
  • 50 milioni di euro, a valere sulle risorse disponibili dopo l'attribuzione dei premi intermedi - pari a 705.409.952 euro e ripartite tra le otto regioni meridionali interessate - a titolo di contributo di solidarietà per il finanziamento di interventi per le scuole danneggiate dagli eventi sismici iniziati il 20 maggio 2012 nella regione Emilia-Romagna.

La seconda delibera, invece, approva gli interventi ad alta priorità ambientale nel Mezzogiorno, presentati dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nei settori delle bonifiche/rifiuti/sistema idrico integrato, della difesa del suolo e della forestazione.
La dotazione, pari a 1.060.484.327 euro, deriva in parte dal FSC 2000-2006 (68.248.000 euro) e in parte dalla programmazione 2007-2013 (992.236.327 euro).

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA


DELIBERA 11 luglio 2012

Fondo per lo sviluppo e la coesione  2007  -  2013.  Revisione  delle
modalita'  di  attuazione  del  meccanismo  premiale  collegato  agli
«Obiettivi di servizio» e riparto delle risorse residue. (Delibera n.
79/2012). (12A11598) 
 
 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio
2006, recante disposizioni generali sul  Fondo  europeo  di  sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo e sul  Fondo  di  coesione,  che
abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999 e visti  in  particolare  gli
articoli 27 e seguenti che prevedono l'adozione del Quadro strategico
nazionale (QSN) quale  strumento  per  la  programmazione  dei  detti
Fondi; 
  Visto il Quadro strategico nazionale Italia 2007-2013, adottato con
la decisione della Commissione europea n. C(2007)3329 del  13  luglio
2007; 
  Visto il paragrafo III. 4, del Quadro strategico nazionale relativo
agli obiettivi di servizio; 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003) e  successive  modificazioni,  con  i  quali
vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle  finanze
e il Ministero delle  attivita'  produttive,  i  Fondi  per  le  aree
sottoutilizzate, coincidenti con  l'ambito  territoriale  delle  aree
depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art.
19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993; 
  Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003, n. 3, il quale prevede
che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato  di  un
codice unico di progetto (CUP); 
  Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio  2006,  n.  233,  di
conversione del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, che  trasferisce
al  Ministero  dello  sviluppo  economico  il  Dipartimento  per   le
politiche di sviluppo e di coesione le funzioni di cui  all'art.  24,
comma 1, lettera c) del decreto legislativo 30 luglio 1999,  n.  300,
ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS); 
  Vista la legge 6 agosto  2008,  n.  133,  che  ha  convertito,  con
modificazioni, il decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112,  recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,  la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, della legge 30 luglio 2010, n. 122 -
di conversione del decreto-legge 31 maggio  2010,  n.  78  -  che  ha
attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri  le  funzioni  in
materia di politiche di sviluppo e di  coesione,  prevedendo  che  lo
stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il  Ministro  delegato
si avvalgano, per l'esercizio di tali funzioni, del Dipartimento  per
lo sviluppo e la coesione  economica  del  Ministero  dello  sviluppo
economico; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6  che  per  la  tracciabilita'  dei  flussi  finanziari  a  fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il  CUP
ove  obbligatorio  ai  sensi  della  sopracitata  legge  n.   3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e  interventi  speciali
per la rimozione degli squilibri economici e sociali,  in  attuazione
dell'art. 16 della legge delega 5 maggio 2009, n. 42 e in particolare
l'art. 4 del medesimo decreto legislativo, il quale  dispone  che  il
FAS  di  cui  all'art.  61  della  legge  n.   289/2002   assuma   la
denominazione di Fondo per lo sviluppo e  la  coesione  (FSC)  e  sia
finalizzato a dare unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme
degli  interventi  aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale  che  sono
rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse  aree  del
Paese; 
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del  29
luglio 2011, n. 3957, recante  disposizioni  urgenti  in  materia  di
protezione civile che, per l'emergenza rifiuti nel comune di Palermo,
ha previsto, all'art. 1, lo stanziamento  di  una  somma  pari  a  45
milioni di euro a  valere  sulle  risorse  del  FSC  destinate  dalla
delibera n. 166/2007 al meccanismo premiale «Obiettivi di servizio»; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  13
dicembre 2011, con il quale e' stata conferita la delega al  Ministro
per la coesione territoriale ad esercitare  le  funzioni  di  cui  al
richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative alla gestione  del
richiamato Fondo per lo sviluppo e la coesione; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U.  n.  140/2003),  con  la  quale  questo  Comitato  ha
definito il sistema per l'attribuzione del Codice unico  di  progetto
(CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui  al
punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U.
n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013  e,  in
particolare, il punto 5 ove si e' disposto  l'accantonamento  di  una
quota pari al 30  percento  delle  risorse  del  FSC  attribuite  nel
periodo 2007-2013 al Mezzogiorno per costituire una riserva  generale
destinata, tra l'altro, a finanziare incentivi da attribuire in  base
al raggiungimento degli «Obiettivi di servizio»; 
  Vista la propria delibera 3 agosto 2007, n. 82 (G.U. n. 29/12/2007)
che  definisce  le  procedure  e  le  modalita'  di  attuazione   del
meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio»; 
  Vista la delibera di questo Comitato 21 dicembre 2007, n. 166 (G.U.
n. 123/2008), relativa all'attuazione del Quadro strategico nazionale
(QSN) 2007-2013 e alla programmazione del FSC per lo stesso  periodo,
che destina l'importo di 3.012 milioni di euro al progetto «Obiettivi
di servizio»; 
  Vista la successiva delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n.
1 - Allegato (G.U n. 80/2011) che ridefinisce  obiettivi,  criteri  e
modalita' di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate
e, per effetto della riduzione della dotazione  finanziaria  disposta
dall'art. 2  del  decreto-legge  n.  78/2010,  ridetermina  l'importo
disponibile per il richiamato progetto  «Obiettivi  di  servizio»  in
2.409,60 milioni di euro; 
  Viste le delibere di questo Comitato n. 62/2011 (G.U. n.  304/2011)
e n. 78/2011 (G.U. n. 17/2012), con le quali sono disposte  ulteriori
riduzioni del  progetto  concernente  gli  «Obiettivi  di  servizio»,
rispettivamente  di  1.110,95  e  di  209,85  milioni  di  euro,  con
rideterminazione in 1.088,8 milioni di euro dell'importo destinato al
detto progetto; 
  Considerato che, al netto della  richiamata  finalizzazione  di  45
milioni di euro di cui all'OPCM n. 3957/2011 e  dell'assegnazione  di
12 milioni  di  euro  destinati  all'accompagnamento  dell'iniziativa
Obiettivi di servizio e alla produzione dei  relativi  indicatori  di
cui alle richiamate delibere nn. 82 e  166/2007,  risultano  1.031,80
milioni di euro residui disponibili  per  il  progetto  Obiettivi  di
servizio; 
  Visto il Piano di azione  coesione  concernente,  tra  l'altro,  il
miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud, concordato  con
le regioni del Mezzogiorno e inviato alla Commissione europea  il  15
novembre 2011 e i successivi aggiornamenti del 3 febbraio  e  dell'11
maggio 2012; 
  Vista la proposta del Capo di Gabinetto, d'ordine del Ministro  per
la coesione territoriale n. 1464  del  18  giugno  2012  concernente,
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e  la  coesione  2007-2013,  il
riparto e le modalita' di riprogrammazione della riserva premiale per
gli «Obiettivi di servizio», con  la  quale  e'  stata  trasmessa  la
relativa nota informativa e l'unito allegato tecnico, predisposti dal
Dipartimento per lo sviluppo e la  coesione  economica  -  Unita'  di
valutazione degli investimenti pubblici (UVAL); 
  Considerato che nella menzionata proposta si evidenzia che: 
    il sistema degli «Obiettivi di Servizio» prevedeva, per  le  otto
regioni meridionali e per il Ministero dell'istruzione, universita' e
ricerca, target quantificati per 11  indicatori  statistici  (di  cui
all'allegato 1 della delibera n. 82/2007) da  conseguire  al  2013  e
riferiti a quattro obiettivi relativi agli ambiti dell'istruzione (il
solo  rilevante  per  il  Ministero  dell'istruzione,  universita'  e
ricerca), dei servizi di cura per l'infanzia  e  gli  anziani,  della
gestione dei rifiuti urbani e del servizio idrico integrato; 
    alle  amministrazioni  si  chiedeva  un  impegno  a   programmare
interventi adeguati per il raggiungimento dei target,  attraverso  la
predisposizione di un Piano d'azione per gli «Obiettivi di servizio»,
prevedendo verifiche e attribuzioni di premi  intermedie  al  2009  e
finali al 2013; 
    la   significativita'   del    meccanismo    premiale    si    e'
progressivamente affievolita, a seguito  della  mancata  attribuzione
dei premi intermedi e successivamente, nel 2011,  con  il  richiamato
ridimensionamento a 1.031,80 milioni di euro, delle risorse  premiali
residue disponibili; 
  Considerato   inoltre   che   nella    proposta    si    sottolinea
l'opportunita',  nel  procedere  al  riparto  del  detto  importo  di
1.031,80 milioni di euro, di tenere conto degli sforzi compiuti dalle
amministrazioni nel perseguimento degli obiettivi fino al 2010 e  del
principio  delle  condizionalita'  ex  ante  previsto  per  la  nuova
programmazione  2014-2020,  di  cui   alla   relativa   proposta   di
regolamento generale del Parlamento europeo e del Consiglio; 
  Considerato  in  particolare  che,  nella  citata  proposta  e  nel
relativo allegato tecnico, viene previsto che per l'assegnazione  dei
premi intermedi sono aggiornate le risultanze istruttorie del  gruppo
tecnico centrale in base ai seguenti principi: 
    i  premi  potenziali  di  riferimento  per  ciascun  obiettivo  e
indicatore, preso atto delle minori risorse premiali complessivamente
disponibili, sono  decurtati  in  proporzione  alle  riduzioni  delle
risorse premiali complessive e rideterminati  in  257,95  milioni  di
euro per ciascuno dei quattro ambiti di riferimento  (in  materia  di
servizi di istruzione,  di  cura  all'infanzia  e  agli  anziani,  di
rifiuti e acqua) e appostati a ciascuno  degli  11  indicatori  nelle
precedenti proporzioni; 
    i coefficienti di premio sono ricalcolati sulla base  dei  valori
degli indicatori al 2010, ove disponibili, considerando  pero'  -  in
caso  di  mancato  avanzamento  dell'indicatore  -   il   dato   gia'
considerato nella precedente istruttoria del gruppo tecnico  se  piu'
favorevole all'amministrazione; 
    i coefficienti di premio sono calcolati rimuovendo il vincolo del
tetto del 50% per l'attribuzione del premio potenziale  nel  caso  di
riduzione della distanza tra target finale e valore di base superiore
al 50% anche per i casi in cui non sono disponibili  dati  aggiornati
al  2010,  ad  esclusione  delle  ipotesi  di   mancato   avanzamento
dell'indicatore  rispetto  alla  precedente  istruttoria  del  gruppo
tecnico; 
    rimangono ferme tutte le altre regole disposte dalla delibera  n.
82/2007  per  il  calcolo  dei  premi  intermedi  e  adottate   nella
precedente istruttoria del gruppo tecnico; 
  Considerato inoltre che, nella citata proposta si stabilisce che le
risorse disponibili dopo l'attribuzione del  premio  intermedio,  per
favorire il percorso verso il raggiungimento degli  obiettivi,  vanno
comunque assegnate alle amministrazioni interessate sulla base  della
chiave di riparto consolidata del FSC  e  debbono  essere  utilizzate
tenendo conto del richiamato principio di condizionalita'; 
  Visto il parere favorevole sulla proposta in esame  espresso  dalla
Conferenza Stato-regioni nella  seduta  del  6  giugno  2012  che  ha
previsto, inoltre, la devoluzione di un contributo di solidarieta'  a
favore di interventi per le scuole danneggiate dagli  eventi  sismici
iniziati il 20 maggio 2012 nella regione  Emilia-  Romagna  a  valere
sulle risorse disponibili dopo l'attribuzione del premio intermedio; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la odierna nota n.  2956-P,  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero
dell'economia e delle finanze e posta a base  della  presente  seduta
del Comitato; 
  Su proposta del Ministro per la coesione territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
  L'importo di  1.031,80  milioni  di  euro,  disponibile  sul  Fondo
sviluppo  e  coesione  (FSC)  per  il  finanziamento  del  meccanismo
premiale collegato agli «Obiettivi di servizio»  per  il  periodo  di
programmazione 2007- 2013, e' ripartito a favore delle  otto  regioni
meridionali interessate e del Ministero dell'istruzione,  universita'
e ricerca come segue. 
1. Ripartizione delle risorse 
  1.1  I  premi  intermedi  sono   determinati   e   attribuiti   per
amministrazione e obiettivi con  le  regole  di  calcolo  di  cui  al
documento  tecnico  allegato  alla  proposta  in  esame,  secondo  la
ripartizione riportata nella seguente tabella 1 per un importo totale
pari a complessivi 326.390.048 euro. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
  1.2 Le risorse disponibili dopo l'attribuzione dei premi intermedi,
pari  a  705.409.952  euro,  sono  ripartite  tra  le  otto   regioni
meridionali interessate sulla base della chiave di  riparto  del  FSC
applicata  al  totale  delle  risorse  residue  per  obiettivo   dopo
l'assegnazione dei premi intermedi e, per l'obiettivo istruzione, tra
le  otto  regioni  meridionali  e   il   Ministero   dell'istruzione,
universita' e ricerca sulla base della chiave di  riparto  specifica,
secondo l'articolazione riportata nella seguente tabella 2. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
  1.3 A valere sul citato importo di 705.409.952 euro, una  quota  di
50.000.000  euro  viene  destinata,  a  titolo   di   contributo   di
solidarieta',  al  finanziamento  di   interventi   per   le   scuole
danneggiate dagli eventi sismici iniziati il  20  maggio  2012  nella
regione   Emilia-Romagna,   con   onere   posto   a   carico    delle
amministrazioni interessate agli «Obiettivi di  servizio»  in  misura
proporzionale alle singole quote di  riparto  del  detto  importo  di
705.409.952  euro,  come  previsto  nel   richiamato   parere   della
Conferenza Stato-regioni del 6 giugno 2012. La relativa  ripartizione
e' riportata nella seguente tabella 3 che  aggiorna,  di  conseguenza
gli importi totali delle risorse residue assegnate della tabella 2. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
2. Attuazione e monitoraggio 
  2.1 Il  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la  coesione  economica
assicurera' la disponibilita' dei  dati  per  il  monitoraggio  degli
«Obiettivi di servizio» e l'attivita' di valutazione  dei  risultati,
avvalendosi delle risorse della delibera n. 166/2007 (punto  1.1.1  b
ii) non ancora utilizzate. 
  2.2 Il gruppo tecnico centrale di accompagnamento, operante  presso
il Dipartimento per  lo  sviluppo  e  la  coesione  economica,  viene
modificato nel gruppo  tecnico  dei  referenti  degli  «Obiettivi  di
servizio»  cui  partecipano  tutti  i  referenti  regionali  per  gli
Obiettivi di servizio e il Ministero dell'istruzione,  universita'  e
ricerca per l'obiettivo istruzione. Il  gruppo  tecnico,  che  rimane
coordinato dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione  economica,
opera per  assicurare  l'accompagnamento  nell'attuazione  del  nuovo
sistema e per definire iniziative comuni. 
  2.3 Le amministrazioni centrali attuatrici del Progetto  di  azioni
di sistema e  assistenza  tecnica  a  supporto  degli  «Obiettivi  di
servizio» di cui alla delibera n. 82/2007  (punto  3),  proseguiranno
nel sostegno  alle  amministrazioni  regionali,  in  accordo  con  il
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e tenendo conto,
nella  definizione  delle  attivita'  da  realizzare,  dei  risultati
pregressi e delle effettive esigenze che emergeranno  alla  luce  dei
nuovi indirizzi, avvalendosi delle risorse della delibera n. 166/2007
(punto 1.1.1 b iii) non ancora utilizzate. 
  2.4 Le amministrazioni regionali e  il  Ministero  dell'istruzione,
universita' e ricerca continueranno ad aggiornare il Piano di  azione
degli «Obiettivi di servizio» gia'  redatto  ai  sensi  della  citata
delibera n. 82/2007 (punto 1) e a predisporre i rapporti  annuali  di
esecuzione. 
3. Regole per l'utilizzo dei premi intermedi e delle risorse  residue
da parte delle amministrazioni assegnatarie 
  3.1 I premi intermedi di cui alla  precedente  tabella  1  dovranno
essere di norma utilizzati per l'obiettivo di riferimento  a  cui  il
premio si riferisce, fatta salva la possibilita'  di  motivare  e  di
concordare  con  il  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la  coesione
economica il loro utilizzo in uno  o  piu'  degli  altri  ambiti  del
sistema. La  possibilita'  di  non  utilizzare  le  risorse  premiali
nell'ambito in cui queste sono maturate e' giustificata nel  caso  in
cui in tale  ambito  siano  gia'  stati  conseguiti  i  target  degli
«Obiettivi di servizio», oppure siano gia' stati finanziati e avviati
gli interventi necessari per il raggiungimento dei  target.  Inoltre,
lo  spostamento  delle  risorse  premiali  in  altri   ambiti   degli
«Obiettivi di Servizio» puo' essere giustificato nel caso in  cui  si
dimostri che la  concentrazione  di  risorse  e'  risolutiva  per  il
conseguimento dell'obiettivo previsto. 
  3.2 Nel definire l'utilizzo delle risorse premiali  per  i  diversi
obiettivi, le regioni dovranno valutare se e come  destinare  risorse
ai  comuni  e   agli   altri   enti   del   territorio   responsabili
dell'erogazione  dei  servizi,  quando  cio'  sia  stato  oggetto  di
decisioni formali. 
  3.3 Le risorse residue di cui alla  precedente  tabella  3  saranno
utilizzate per uno o piu' degli ambiti originari degli «Obiettivi  di
servizio», sulla base dei risultati gia'  conseguiti  o  conseguibili
rispetto ai target previsti. 
  3.4 L'utilizzo delle risorse residue sara' subordinato al  rispetto
di alcuni requisiti necessari per garantire l'efficace  realizzazione
degli interventi, in linea con i seguenti principi: 
    la funzionalita'  degli  interventi  proposti  al  raggiungimento
degli obiettivi; 
    la concreta fattibilita' degli interventi proposti; 
    il recepimento degli orientamenti e delle  normative  comunitarie
rilevanti per l'efficacia nell'ambito in cui si propone di effettuare
gli interventi. 
  3.5 Tali principi troveranno  specificazione  operativa,  per  ogni
regione e per il Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca, in
accordo  con  il  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e   la   coesione,
considerate le proposte delle amministrazioni e  l'aggiornamento  dei
Piani d'azione degli «Obiettivi di servizio». 
  3.6  L'aggiornamento  dei  Piani  d'azione  degli   «Obiettivi   di
servizio», da definire entro il 31 ottobre 2012 (confermando cosi' la
tempistica gia' disposta  per  i  rapporti  annuali  di  esecuzione),
dovra'  fornire  un  quadro  completo  e  attuale  degli   interventi
realizzati, in corso e previsti per il conseguimento degli  obiettivi
di ciascun ambito, con tutte  le  fonti  ordinarie  e  aggiuntive  di
finanziamento disponibili. Tra questi interventi saranno  evidenziati
in modo distinto  quelli  che  si  intende  finanziare  con  i  premi
intermedi e quelli che si intende finanziare con le risorse  residue,
con indicazione dei relativi cronoprogrammi. Nei Piani verra' inoltre
aggiornato il quadro delle azioni di tipo  normativo,  regolamentare,
organizzativo e gestionale necessarie  per  l'efficace  realizzazione
degli interventi e il rispetto dei  principi  di  cui  ai  precedenti
punti 3.4 e 3.5. 
  3.7 In considerazione dell'adozione di regole  anticipatorie  della
programmazione 2014-2020, l'insieme degli interventi finanziati con i
premi intermedi e con le risorse residue entrera'  a  far  parte  del
Piano  d'azione  coesione   del   quale   seguira'   le   regole   di
programmazione, monitoraggio e valutazione. 
  3.8 In fase di aggiornamento dei Piani di azione  degli  «Obiettivi
di  servizio»,  il  Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la  coesione,
concordera' con le singole amministrazioni, sulla base di appropriata
istruttoria tecnica, le schede di  utilizzo  dei  premi  intermedi  e
delle risorse residue che costituiranno poi parte del Piano di azione
coesione e saranno allegate al Piano di azione  degli  «Obiettivi  di
servizio» per la singola  amministrazione.  Tali  schede  conterranno
tutte le  informazioni  utili  all'identificazione  degli  interventi
previsti  e  dei  relativi  soggetti  attuatori,   degli   indicatori
pertinenti,  dei  cronoprogrammi  e   degli   impegni   assunti   per
consentirne la corretta attuazione. 
  3.9  L'attuazione  degli  interventi,  sulla  base  dei   contenuti
concordati nelle  schede  di  utilizzo  dei  premi  e  delle  risorse
residue, avverra' con gli strumenti di attuazione diretta di cui alle
delibera n. 166/2007 (punto 2.4.3). 
  3.10 Le risorse premiali e residue  potranno  essere  trasferite  a
partire dal gennaio  2013,  dopo  il  perfezionamento  delle  schede,
secondo le modalita' gia' previste  per  le  risorse  del  FSC  dalla
delibera n. 166/2007 (punto 7.1). Il  monitoraggio  degli  interventi
avverra' secondo le  modalita'  previste  per  tutti  gli  interventi
finanziati dal FSC per il periodo 2007-2013 e prevedra' anche -  come
per tutti gli interventi pertinenti il Piano d'azione coesione  -  un
codice identificativo che riconduca gli  interventi  finanziati  alle
risorse  premiali  e  alle  risorse  residue  degli   «Obiettivi   di
servizio». L'attuazione concreta, e quindi la spesa relativa,  dovra'
essere realizzata secondo i cronoprogrammi e, comunque, non oltre  il
periodo gia' previsto dalla delibera  n.  166/2007  (punto  7.2)  per
l'impiego delle risorse assegnate a  valere  sulle  risorse  premiali
degli «Obiettivi di servizio». 
  3.11 Il CUP assegnato agli interventi di cui alla presente delibera
va evidenziato, ai sensi della richiamata delibera n. 24/2004,  nella
documentazione  amministrativa  e  contabile  riguardante   i   detti
interventi. 
    Roma, 11 luglio 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
Il Segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 18 ottobre 2012 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze registro n. 9, Economie e finanze, foglio n. 321 

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA


DELIBERA 3 agosto 2012

Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC).  Programmazione  regionale
delle residue risorse del FSC a favore del settore  ambiente  per  la
manutenzione straordinaria del  territorio.  (Delibera  n.  87/2012).
(12A11605) 
 
                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003) e  successive  modificazioni,  con  i  quali
vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle  finanze
e il Ministero delle  attivita'  produttive,  i  Fondi  per  le  aree
sottoutilizzate, coincidenti con  l'ambito  territoriale  delle  aree
depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art.
19, comma 5,  del  decreto  legislativo  n.  96/1993,  nei  quali  si
concentra e si da' unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme
degli  interventi  aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale  che,   in
attuazione dell'art. 119, comma 5, della Costituzione,  sono  rivolti
al riequilibrio economico e sociale fra aree del Paese; 
  Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003, n. 3, il quale prevede
che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato  di  un
codice unico di progetto (CUP); 
  Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio  2006,  n.  233,  di
conversione  del  decreto-legge  8  maggio  2006,  n.  181,  che   ha
trasferito al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento  per
le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui  all'art.
24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio  1999,  n.
300, ivi inclusa la gestione del Fondo per  le  aree  sottoutilizzate
(FAS) di cui al citato art. 61; 
  Visto l'art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 che,  al  comma
863, provvede al rifinanziamento, per il  periodo  di  programmazione
2007-2013, del  Fondo  per  le  aree  sottoutilizzate  (FAS)  di  cui
all'art. 61 della citata legge n. 289/2002 e che, al successivo comma
866 - come modificato dell'art. 2 della legge 24  dicembre  2007,  n.
244, comma 537 - prevede che le  somme  di  cui  al  comma  863  sono
interamente  ed  immediatamente  impegnabili  e  che  le  somme   non
impegnate nell'esercizio di assegnazione possono essere mantenute  in
bilancio, quali residui, fino alla chiusura dell'esercizio 2013; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  6  agosto   2008,   n.   133,   recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,  la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria; 
  Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega  al  Governo
in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'art. 119  della
Costituzione, ed in particolare l'art. 16 della stessa legge, che, in
relazione agli interventi di cui  all'art.  119  della  Costituzione,
diretti  a  promuovere  lo  sviluppo  economico,  la  coesione  e  la
solidarieta' sociale, a rimuovere gli squilibri economici e sociali e
a favorire  l'effettivo  esercizio  dei  diritti  della  persona,  ne
prevede l'attuazione attraverso interventi  speciali  organizzati  in
piani organici finanziati con risorse  pluriennali,  vincolate  nella
destinazione; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010  n.
78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010  n.  122,
che ha attribuito, tra  l'altro,  al  Presidente  del  Consiglio  dei
Ministri la gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente del
Consiglio dei Ministri o  il  Ministro  delegato  si  avvalga,  nella
gestione del citato Fondo, del Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la
coesione economica del Ministero dello sviluppo economico; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6  che  per  la  tracciabilita'  dei  flussi  finanziari  a  fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il  CUP
ove  obbligatorio  ai  sensi  della  sopracitata  legge  n.   3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e  interventi  speciali
per la rimozione di squilibri  economici  e  sociali,  in  attuazione
dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la  delega  al
Governo in materia di federalismo  fiscale  e  visto  in  particolare
l'art. 4 del medesimo decreto legislativo, il quale  dispone  che  il
FAS  di  cui  all'art.  61  della  legge  n.   289/2002   assuma   la
denominazione di Fondo per lo sviluppo e  la  coesione  (FSC)  e  sia
finalizzato a dare unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme
degli interventi  aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale,  che  sono
rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse  aree  del
Paese; 
  Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183, recante  disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di stabilita' 2012); 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del  13
dicembre 2011, con il quale e' stata conferita la delega al  Ministro
per la coesione territoriale ad esercitare, tra l'altro, le  funzioni
di cui al richiamato art. 7 della legge  n.  122/2010  relative,  fra
l'altro, alla gestione del FAS,  ora  Fondo  per  lo  sviluppo  e  la
coesione; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U.  n.  140/2003),  con  la  quale  questo  Comitato  ha
definito il sistema per l'attribuzione del codice unico  di  progetto
(CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui  al
punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico  e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera di questo Comitato del 22 dicembre 2006,  n.  174
(G.U. n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato del 21 dicembre 2007,  n.  166
(G.U. n. 123/2008), relativa all'attuazione del QSN 2007-2013 e  alla
programmazione del FSC per lo stesso periodo; 
  Vista la successiva delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n.
1 (G.U. n. 80/2011) la quale, nell'aggiornare la  dotazione  del  FSC
per il periodo di programmazione 2007-2013 a seguito delle  riduzioni
di risorse disposte dall'art. 2 del citato decreto-legge n.  78/2010,
ha definito obiettivi, criteri e modalita'  di  programmazione  delle
risorse per le aree sottoutilizzate e di selezione e attuazione degli
investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013; 
  Visto, in particolare, il punto  3  della  suindicata  delibera  n.
1/2011, che prevede il finanziamento di progetti strategici,  sia  di
carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, relativi  ad
interventi di rilievo nazionale, di rilievo  interregionale,  nonche'
di rilevanza strategica regionale; 
  Viste le delibere di questo Comitato 3 agosto 2011, n. 62 (G.U.  n.
304/2011), 30 settembre 2011, n. 78 (G.U.  n.  17/2012),  20  gennaio
2012, n. 7 (G.U.  n.  95/2012),  20  gennaio  2012,  n.  8  (G.U.  n.
121/2012) e 30 aprile 2012, n. 60 (G. U. n. 160/2012) con  le  quali,
sono state disposte assegnazioni a valere sulla quota  regionale  del
FSC 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato 23 marzo 2012, n. 41 (G.U.  n.
138/2012) concernente  le  ulteriori  modalita'  di  riprogrammazione
delle risorse regionali del FSC per i periodi 2000-2006 e  2007-2013,
nonche' l'individuazione  delle  risorse  nette  disponibili  per  la
riprogrammazione  a  valere  sul  periodo  2000-2006,  pari  1.549,35
milioni di euro, di cui 1.427,50  milioni  di  euro  a  favore  delle
Regioni meridionali; 
  Vista la delibera di questo Comitato 11  luglio  2012,  n.  78  (in
corso di  formalizzazione),  concernente  la  riprogrammazione  delle
risorse regionali residue del FSC 2007-2013 per il  Mezzogiorno,  con
la  quale  e'  stato  ricognito  il   quadro   delle   disponibilita'
finanziarie complessive per le Regioni meridionali, che risulta  pari
a 4.345,358 milioni di euro; 
  Visto il Piano di azione coesione concordato  con  le  Regioni  del
Mezzogiorno e inviato alla Commissione europea il 15  novembre  2011,
nonche' i successivi aggiornamenti del 3 febbraio  e  dell'11  maggio
2012, all'odierno esame di questo  Comitato  per  la  relativa  presa
d'atto; 
  Visto il protocollo d'intesa per interventi  urgenti  di  bonifica,
ambientalizzazione e riqualificazione  di  Taranto,  per  un  importo
complessivo di 336.668.320 euro, sottoscritto in data 26 luglio  2012
dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,
dal Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti,  dal  Ministero
dello sviluppo economico, dal Ministro per la coesione  territoriale,
dalla Regione Puglia, dalla Provincia e dal Comune  di  Taranto,  dal
Commissario straordinario del Porto di Taranto, protocollo oggetto di
presa d'atto da parte di questo Comitato con la presente delibera; 
  Visto il documento di economia e finanza 2012 - Piano nazionale  di
riforma, approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 aprile 2012,  nel
quale viene sottolineata l'esigenza di  misure  urgenti  nei  settori
ambientali  della  gestione  integrata  del  ciclo  delle  acque,  di
prevenzione dei rischi idrogeologici e del recupero e  valorizzazione
delle aree industriali in zone urbane soggette a bonifica; 
  Considerato che tra gli  obiettivi  prioritari  di  intervento  nel
Mezzogiorno richiamati anche dalle citate delibere nn.  8  e  60/2012
figura un piu' efficace impiego delle risorse destinate all'ambiente,
con particolare riferimento alle azioni per la riduzione del dissesto
idrogeologico,  per  l'efficientamento  dei  sistemi  di  raccolta  e
depurazione delle acque e per  la  bonifica  dei  siti  inquinati  di
interesse nazionale; 
  Vista la proposta del Capo di Gabinetto, d'ordine del Ministro  per
la coesione territoriale, n. 2000 del 1° agosto 2012  concernente  la
programmazione delle residue risorse regionali del  FSC  2000-2006  e
2007-2013 per  il  finanziamento  degli  interventi  di  manutenzione
straordinaria del territorio in campo ambientale  e  l'allegata  nota
informativa del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica; 
  Considerato che nella citata nota informativa si  da'  tra  l'altro
evidenza del positivo processo istruttorio, in  termini  di  coerenza
programmatica e normativa, svolto dal  detto  Dipartimento,  d'intesa
con il Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio  e  del
mare, sulla base delle schede informative  presentate  dalle  Regioni
Basilicata,  Calabria,  Campania,  Puglia,  Sardegna  e  Sicilia  che
propongono  l'utilizzo  di  una  quota  delle  risorse  del  FSC   di
rispettiva  titolarita'  in  favore  di  interventi  di  manutenzione
straordinaria del territorio collegati alla priorita' ambiente  sulla
base delle pervenute al detto Dipartimento; 
  Considerato che nella suddetta nota informativa viene quantificato,
per gli interventi  da  finanziare  individuati  in  apposito  elenco
allegato, un fabbisogno complessivo di 1.060,50 milioni  di  euro,  a
carico delle risorse regionali del FSC; 
  Considerato, in particolare, che la copertura di  tale  importo  di
1.060,50 milioni di euro viene posta a  carico  delle  programmazioni
residue regionali del FAS 2000-2006 per un importo di  68,25  milioni
di euro e del FSC 2007-2013 per un importo di 992,25 milioni di euro,
a valere sulle risorse destinabili alle Regioni del Mezzogiorno; 
  Considerato in particolare che, al  fine  di  dare  copertura  agli
interventi da realizzare sul proprio territorio, la Regione Puglia ha
confermato il definanziamento dell'intervento «Raddoppio del  Sistema
del Sinni» del valore di 180 milioni di euro gia' finanziato, sul FSC
2007/2013, con la richiamata delibera  n.  62/2011,  con  contestuale
richiesta di utilizzo di tale importo a copertura degli interventi di
cui alla presente delibera; 
  Considerato che allo stato, a fronte delle risorse programmabili di
cui  alla  citata  delibera  di  questo  Comitato  n.   41/2012,   le
disponibilita' residue del FSC per il periodo 2000-2006  ammontano  a
circa 836 milioni di euro, al netto della quota relativa alla Regione
Abruzzo, pari a 45,12 milioni di euro, e di quanto  gia'  programmato
per la Regione Sicilia con la precedente delibera  n.  60/2012  e  di
altri impieghi disposti a favore della stessa Regione  con  ordinanze
del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri,   per   gli   importi
rispettivamente di 536,6 milioni e di 10 milioni di euro; 
  Considerato inoltre che, per la Regione Campania,  residuano  sulla
programmazione  FSC  2007-2013  ulteriori   risorse   pari   a   euro
225.066.801, derivanti dalla differenza tra  le  risorse  accantonate
con la  citata  delibera  n.  8/2012,  pari  a  euro  437.000.000  da
destinare  a  interventi  connessi  alle  procedure   di   infrazione
comunitaria in materia ambientale e  la  successiva  assegnazione  di
211.933.199 euro disposta con la citata delibera n. 60/2012 a  carico
del detto accantonamento; 
  Valutata altresi' la necessita' di alimentare un efficace ciclo  di
programmazione  e  progettazione  degli  interventi  strategici   per
migliorarne la qualita' e accelerarne la realizzazione, rafforzando i
processi  di  collaborazione  istituzionale  fra  le  Amministrazioni
interessate, con particolare riguardo alle modalita' attuative  degli
interventi ed alla relativa gestione; 
  Considerato pertanto che questo Comitato e' chiamato  ad  approvare
l'assegnazione di 1.060,50 milioni di euro per il finanziamento degli
interventi nelle  Regioni  Basilicata,  Calabria,  Campania,  Puglia,
Sardegna e Sicilia individuati nella proposta in esame; 
  Ritenuto, al fine di assicurare la realizzazione degli investimenti
pubblici, di dover procedere con l'adozione della  presente  delibera
che consente di portare a sostanziale  compimento  la  programmazione
delle risorse del FSC; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista  la  nota  n.  3324-P  del   2   agosto   2012,   predisposta
congiuntamente  dal  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta  a
base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le  osservazioni  e
le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro per  la  coesione  territoriale  formulata
congiuntamente in seduta con il Ministro dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare; 
 
                             Prende atto 
 
del  protocollo  d'intesa  per  interventi   urgenti   di   bonifica,
ambientalizzazione  e  riqualificazione  di  Taranto  richiamato   in
premessa, per un importo complessivo di 336.668.320 euro, che prevede
la realizzazione dei seguenti interventi  da  finanziare  nell'ambito
della presente delibera: 
  completamento  della  copertura  finanziaria  dell'Accordo  del   5
novembre 2009 per la realizzazione degli interventi di dragaggio  dei
sedimenti nel molo polisettoriale di Taranto per un importo  di  euro
17.167.413; 
  messa in sicurezza e  bonifica  dell'Area  SIN  di  Taranto:  primi
interventi, per un importo di euro 37.000.000; 
  interventi di  messa  in  sicurezza  di  emergenza  (MISE)  per  la
rimozione dei sedimenti contaminati da PCB nel seno del  Mar  piccolo
in corrispondenza delle aree di mitilicoltura per un importo di  euro
21.000.000; 
  Per quanto riguarda le risorse da reperire  anche  a  carico  della
Regione Puglia di cui al citato protocollo d'intesa, restano fermi la
compatibilita' e il rispetto dei vincoli di finanza pubblica. 
 
                              Delibera: 
 
  1.  Individuazione  degli   interventi   prioritari   a   carattere
ambientale per la manutenzione  straordinaria  del  territorio  nelle
Regioni del Mezzogiorno e del correlato fabbisogno finanziario. 
  1.1 E' approvata la proposta  richiamata  in  premessa  concernente
l'individuazione degli interventi ad alta  priorita'  ambientale  nel
Mezzogiorno, presentati dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania,
Puglia,     Sardegna     e     Sicilia,     nei     settori     delle
bonifiche/rifiuti/sistema idrico integrato, della difesa del suolo  e
della forestazione,  riportati  nell'elenco  allegato  alla  presente
delibera  di  cui  costituisce  parte   integrante,   per   l'importo
complessivo di 1.060.484.327,76 euro. 
  1.2 La ripartizione  regionale  per  settore  di  intervento  e  il
relativo fabbisogno finanziario sono riportati nella seguente  tavola
1, con articolazione del richiamato importo di 1.060.484.327,76  euro
tra i periodi di  programmazione  del  FSC  2000-2006  (68.248.000,00
euro) e 2007-2013 (992.236.327,76 euro). 
    

 Tavola 1 - Individuazione degli interventi e copertura finanziaria
                    delle assegnazioni per Regione


Ammini- | Settore |Nu- |  Assegnazione  |    di cui   |  di cui
stra-   |         |me- |    presente    |  programma- | programma-
zioni   |         |ro  |    delibera    |  zione      | zione
benefi- |         |in- |                |  residui    | residui
ciarie  |         |ter-|                |  FSC        | FSC
        |         |ven-|                |  2000/2006  | 2007/2013
        |         |ti  |                |             |
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Basili- |Bonifiche| 10 |   41.723.249,01|             | 41.723.249,01
cata    |         |    |                |             |
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Calabria|  Difesa | 14 |   38.248.000,00|38.248.000,00|
        |del suolo|    |                |             |
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Calabria|Foresta- |  1 |   30.000.000,00|30.000.000,00|
        |zione    |    |                |             |
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Campania|Foresta- | 25 |   60.000.000,00|             | 60.000.000,00
        |zione    |    |                |             |
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Puglia  |Bonifiche|  6 |  120.167.413,00|             |120.167.413,00
 (1)    |         |    |                |             |
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Puglia  |Rifiuti  |  5 |   11.000.000,00|             | 11.000.000,00
 (1)    |         |    |                |             |
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Puglia  |Sistema  | 19 |  121.200.000,00|             |121.200.000,00
 (1)    |idrico   |    |                |             |
        |integrato|    |                |             |
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Puglia  |Difesa   |  2 |   26.076.869,35|             | 26.076.869,35
 (1)    |suolo    |    |                |             |
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Sardegna|Bonifiche|  6 |  110.445.796,00|             |110.445.796,00
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Sicilia |Bonifiche|  1 |   50.000.000,00|             | 50.000.000,00
  (2)   |         |    |                |             |
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Sicilia |Rifiuti  |  2 |    9.000.000,00|             |  9.000.000,00
--------|---------|----|----------------|-------------|--------------
Sicilia |Foresta- |  2 |  442.623.000,40|             |442.623.000,40
  (3)   |zione    |    |                |             |
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 Totale |         | 93 |1.060.484.327,76|68.248.000,00|992.236.327,76
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1) Le risorse assegnate alla Regione Puglia sono comprensive
   dell'importo di 180 mln di euro derivante dal definanziamento
   dell'intervento "Raddoppio dello schema potabile del Sinni",
   approvato con la delibera CIPE n.62/2011. Tale importo e'
   riassegnato in modo indistinto ai vari interventi in elenco
   per la suddetta Regione.

2) Assegnazione programmatica, nelle more del completamento della
   relativa istruttoria progettuale.

3) L'importo di 442,623 milioni di euro e' riferito, in misura
   significativa, anche ad interventi gia' realizzati nell'ambito
   della programmazione 2007-2013.

    
  2. Copertura finanziaria  e  assegnazioni  complessive  disposte  a
favore degli interventi previsti. 
  2.1 La copertura finanziaria del richiamato fabbisogno  complessivo
di 1.060.484.327,76 euro viene posta a carico delle risorse regionali
FSC 2000-2006 e 2007-2013, disponibili per  la  programmazione  nelle
Regioni del Mezzogiorno di cui alle  richiamate  delibere  nn.  41  e
78/2012, al lordo della quota dello 0,0008 vincolata al finanziamento
del sistema dei conti pubblici territoriali di cui al punto 4.2 della
delibera n. 166/2007. 
  6.1 Gli interventi oggetto della presente delibera sono  monitorati
attraverso il sistema unico nazionale di monitoraggio per la politica
regionale  in  ambito  QSN  2007-2013,  costituito  dal  «Sistema  di
gestione dei progetti» presso il Dipartimento per lo  sviluppo  e  la
coesione economica e dalla Banca Dati unitaria  presso  il  Ministero
dell'economia e delle finanze per le politiche  regionali  finanziate
con risorse aggiuntive comunitarie e nazionali. 
  L'inserimento degli aggiornamenti sui singoli interventi avviene  a
ciclo continuo e aperto secondo  le  vigenti  modalita'  e  procedure
concernenti il monitoraggio delle risorse del FSC. 
  6.2  A  cura  del  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica e del citato Dipartimento  per
lo sviluppo e la coesione economica sara' data  adeguata  pubblicita'
all'elenco degli interventi, nonche' alle informazioni periodiche sul
relativo stato di avanzamento, come risultanti dal  predetto  sistema
di monitoraggio. 
  7. Assegnazione del codice unico di progetto (CUP). 
  Il CUP assegnato agli interventi di cui alla presente  delibera  va
evidenziato, ai sensi della richiamata  delibera  n.  24/2004,  nella
documentazione  amministrativa  e  contabile  riguardante   i   detti
interventi. 
  8. Norma finale. 
  Per quanto non espressamente previsto dalla  presente  delibera  si
applicano  le  disposizioni  normative   e   le   procedure   vigenti
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 
    Roma, 3 agosto 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
Il segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 18 ottobre 2012 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registro n. 9, Economie e finanze, foglio n. 320 

             Parte di provvedimento in formato grafico 
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