Decreto Sviluppo: Catricalà, a breve l'avvio del Fondo crescita sostenibile
Faremo di tutto per approvare il decreto di attuazione del Fondo per la crescita sostenibile in tempi brevi. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà annuncia un'accelerazione per l'avvio del riordino degli incentivi, pensato già con il primo decreto Sviluppo, il dl 83/2012. Un testo che, nelle intenzioni, dovrebbe mettere a disposizione 600 milioni di euro nel primo anno, concentrandosi su tre punti: ricerca e sviluppo, rafforzamento della struttura produttiva e internazionalizzazione delle imprese.
Nella sua formulazione iniziale il fondo rotativo per la crescita si sviluppava lungo tre linee strategiche:
- la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione;
- il rilancio di aree che versano in situazioni di crisi tramite la sottoscrizione di accordi di programma;
- la promozione della presenza internazionale delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero.
"Solleciteremo il ministero dell'Economia a dare il suo placet", ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, nel corso di un convegno organizzato da Federmanager e Agdp, l'associazione delle classi dirigenti delle Pa, su crescita e competitività delle Pmi.
E nel corso dell'incontro si è tentato di trovare anche altre via di fuga dalla crisi, soprattutto per le piccole e medie imprese. Secondo Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, si dovrebbe puntare sullo snellimento burocratico: "Bisogna delegificare, le imprese hanno bisogno di semplificazioni". Gli fa eco Massimo Cavazza, vice presidente Piccola industria di Confindustria, che paragona le Pmi italiane a "atleti che corrono gli 800 metri con un zaino di 5 chili sulle spalle".
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