Bilancio Ue 2014-2020: le stime del Mipaaf sui fondi per la Politica Agricola Comune - PAC
Il Ministero delle Politiche agricole mette a disposizione le prime stime sulle risorse destinate alla Politica agricola comune nell'ambito dell'accordo sul bilancio pluriennale 2014-2020 raggiunto l'8 febbraio dai capi di Stato e di Governo riuniti a Bruxelles. Un accordo che vede diminuire i fondi per i pagamenti diretti - con l'aiuto medio che passa dai 404,7 euro per ettaro di oggi a 378 euro/ha – e aumentare, di un miliardo e 443 milioni di euro, quelli per lo sviluppo rurale.
Primo pilastro Pac
Per quanto riguarda i pagamenti diretti, l’accordo dell’8 febbraio determina per l’Italia un’assegnazione pari a circa 26 miliardi e 982mila euro a prezzi correnti, così distribuiti:
- 2014: 4 miliardi e 3 milioni di euro,
- 2015: 3 miliardi e 954 milioni di euro,
- 2016: 3 miliardi e 903 milioni di euro,
- 2017: 3 miliardi e 853 milioni di euro,
- 2018: 3 miliardi e 803 milioni di euro,
- 2019: 3 miliardi e 756 milioni di euro,
- 2020: 3 miliardi e 710 milioni di euro.
La perdita complessiva cumulata, rispetto all’assegnazione per l’anno 2013, è pari a circa 1.040 milioni di euro, cioè in media 148 milioni di euro all'anno. Di conseguenza il valore medio dei pagamenti diretti scende a circa 380 euro ad ettaro, contro i 404,7 euro/ha attuali, ma comunque superiore alla media comunitaria pari a circa 263,5 euro/ha.
Secondo pilastro (sviluppo rurale)
In questo caso la dotazione aumenta rispetto al periodo 2007-2013, passando da 8 miliardi e 985 milioni di euro a 10 miliardi e 429 milioni di euro, così distribuiti:
- 2014: un miliardo e 480,2 milioni di euro,
- 2015: un miliardo e 483,4 milioni di euro,
- 2016: un miliardo e 486,5 milioni di euro,
- 2017: un miliardo e 489,9 milioni di euro,
- 2018: un miliardo e 493,2 milioni di euro,
- 2019: un miliardo e 496,6 milioni di euro,
- 2020: un miliardo e 499,7 milioni di euro.
A queste risorse, ricorda il Ministero, bisogna aggiungere un’ulteriore dotazione FESR da 500 milioni di euro per le aree rurali delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza.
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