Connecting Europe Facility: la lista delle infrastrutture energetiche prioritarie
La Commissione europea stila un elenco di 248 infrastrutture energetiche che potrebbero beneficiare di finanziamenti per 5,85 miliardi di euro nel periodo 2014-2020 a valere sul fondo Connecting Europe Facility.
Le infrastrutture individuate dalla Commissione tra i cosiddetti 'progetti di interesse comune' (PIC) potranno accedere a procedure accelerate per il rilascio delle licenze e al sostegno finanziario del 'Connecting Europe Facility', con uno stanziamento di 5,85 miliardi di euro nell'arco del prossimo settennato.
Nell'elenco stilato da Bruxelles rientrano 248 progetti che offrono vantaggi ad almeno due stati membri, contribuiscono all’integrazione del mercato e al rafforzamento della concorrenza e aumentano la sicurezza dell’approvvigionamento, oltre a ridurre le emissioni di CO2. 140 di questi progetti rientrano nel settore della trasmissione e dello stoccaggio dell’elettricità, circa 100 in quello della trasmissione e dello stoccaggio del gas e numerosi progetti riguardano il petrolio e le reti intelligenti.
Di questi interventi, 31 coinvolgono l'Italia:
- 19 relativi a connessioni elettriche (che rientrano nei corridoi elettrici sia Est che Ovest),
- 10 per il gas (corridoi Est, Ovest e Sud, 1 per il petrolio (corridoio Osc per l'Europa centro-orientale),
- 1 che rientra nelle 'smart grids',
- 1 per il petrolio.
Tra le Regioni italiane coinvolte Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna, Marche, Toscana, Emilia-Romagna, Puglia, Abruzzo.
In concreto, i vantaggi che ne deriveranno per i beneficiari consistono in:
- procedure accelerate per la pianificazione e il rilascio delle autorizzazioni (termine vincolante di tre anni e mezzo);
- un’unica autorità nazionale competente nel ruolo di sportello unico per le procedure di rilascio delle autorizzazioni;
- meno costi amministrativi per i promotori del progetto e le autorità grazie a procedure più snelle di valutazione ambientale, nel rispetto del diritto dell’Unione;
- maggiore trasparenza e partecipazione del pubblico;
- maggiore visibilità e attrattiva per gli investitori grazie ad un quadro regolamentare più solido dove i costi sono a carico dei paesi che beneficiano maggiormente del progetto portato a termine;
- possibilità di beneficiare di un sostegno finanziario nel quadro del Connecting Europe Facility, con i primi finanziamenti disponibili già nel 2014.
La presenza dei progetti nella lista stilata dalla Commissione europea non implica l'accesso diretto a un pre-finanziamento già allocato. Bruxelles deciderà in base alle richieste ricevute e alla credibilità delle iniziative che, per ricevere realmente i fondi Ue, dovranno superare una seconda selezione. Una volta ricevuti fondi comunitari, i beneficiari avranno 3 anni e mezzo di tempo per portare a termine la pianificazione del progetto e le procedure per i permessi di costruzione.
La lista dei progetti che avranno accesso ai fondi verrà rivista e aggiornata ogni 2 anni a partire dal 2015.
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