Mobilita' – a Bologna gli stati generali del trasporto pubblico
A Bologna il confronto fra istituzioni e imprese per discutere di mobilità. E l'Emilia-Romagna annuncia 2 miliardi di investimenti.
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Istituzioni e imprese si sono date appuntamento ieri nella Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio, a Bologna, per discutere di mobilità alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.
La giornata, “Gli stati generali del trasporto pubblico”, è stata l'occasione per presentare e discutere le misure promosse dal Ministero per la creazione di un sistema di trasporti integrato, sicuro e sostenibile, e favorirne l’utilizzo da parte dei protagonisti, siano essi amministratori pubblici, imprese, associazioni e cittadini, e per chiarire le modalità attuative e i nodi ancora da affrontare.
Le misure del Governo per la mobilità quotidiana
Con Connettere l’Italia, il nuovo piano strategico per la mobilità del Paese, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha messo in campo un nuovo Piano per la Mobilità Quotidiana di cui il Paese ha grande bisogno, alla luce del ritardo rispetto agli altri Paesi europei per la mobilità urbana e locale.
Le ragioni sono molte: infrastrutture inadeguate, invecchiamento dei mezzi di trasporto pubblico, un sistema organizzativo che provoca impatti sull’ambiente e che pesa sulla vivibilità delle nostre città. Tutto ciò grava sulle famiglie anche con un costo – spesso obbligato - di oltre 1500 euro all’anno per chi è costretto ad usare l’automobile per raggiungere il luogo di lavoro.
Ora la mobilità quotidiana è al centro delle politiche dello Stato per risorse, regole e incentivi messi in campo, e si propone di coniugare ecologia ed economia in un programma di sviluppo che ha importanti ricadute in campo industriale.
Un Piano per le linee Metro, Tram e Ferrovie che in 3 anni ha messo a disposizione per nuove linee 10 miliardi e ha portato, dal 2014 ad oggi, a 27,4 km di nuove metropolitane con 35 nuove stazioni e 31,8 km di nuove tramvie con 67 nuove fermate. In corso di realizzazione ci sono poi 63 km di nuove metropolitane per 74 nuove stazioni e 27,3 km nuove tramvie/filobus con 117 nuove fermate.
Ancora più impegnativo il Piano Mezzi Pubblici: negli ultimi 3 anni sono stati messi a disposizione dal Governo circa 8 miliardi per il rinnovo del 50% del parco autobus circolante. Nei prossimi 18 mesi entreranno in servizio tra i cinque e i seimila autobus a cui faranno seguito dal 2019 al 2033 circa 2mila autobus/anno, a cui si aggiungono 250 treni entro il 2022 e 300 milioni per nuovi mezzi navali destinati al trasporto pubblico locale.
Da ultimo, la Legge di Bilancio 2018 in corso di approvazione prevede agevolazioni fiscali per utenti del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alle grandi aree urbane, e nello specifico:
- detraibilità al 19% dall’imposta lorda delle spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di TPL, regionale e interregionale su un costo annuale complessivo sino a 250 euro;
- introduzione del “buono TPL”, stabilendo che le somme rimborsate dal datore di lavoro o direttamente sostenute da quest’ultimo per l’acquisto di abbonamenti del dipendente e dei familiari, per effetto della contrattazione integrativa aziendale di imprese e organizzazioni pubbliche, non concorrono a formare reddito di lavoro dipendente.
Ma la svolta definitiva della mobilità quotidiana non sarà possibile senza il ruolo attivo e centrale di Regioni, Città metropolitane e Comuni ai quali è affidata la responsabilità del trasporto pubblico locale.
È per questo che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con Anci, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città Metropolitana e Ram, ha voluto gli Stati Generali: per informare del lavoro di questi tre anni ma soprattutto per affidare il testimone di queste politiche alle Regioni e agli enti locali, alle imprese e ai lavoratori.
Emilia-Romagna: 2 miliardi di investimenti per il trasporto pubblico
In occasione dell'evento, la Regione ha siglato un'intesa con i rappresentanti degli enti pubblici, Città metropolitana di Bologna, società di gestione pubbliche e private e parti sociali, alla presenza del ministro Delrio per ridisegnare sia il settore ferroviario sia il trasporto dei bus urbani.
Si tratta del nuovo “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale per il triennio 2018-2020”, che prevede impegni e investimenti a carico di ogni firmatario, fino a 2 miliardi di euro per una riforma globale definita attraverso un percorso virtuoso di concertazione tra pubblico e privato, che garantisce il 27% del servizio.
Accanto al rinnovo pressoché totale del materiale rotabile ferroviario entro il 2019 e di un ulteriore 20% dei mezzi sulle strade da qui al 2020 (75 nuovi treni e 600 autobus), il patto punta a realizzare l'integrazione tariffaria ferro-gomma (circa 36 mila pendolari del servizio ferroviario potranno viaggiare gratis in bus in 13 città), e poi la bigliettazione elettronica, oltre ad un nuovo progetto di riforma della governance sia su ferro sia su gomma che punta a rafforzare il servizio e a ridurne i costi. Sarà inoltre avviato un piano di investimenti per riqualificare le ferrovie regionali e sostenere il progetto di trasferimento allo Stato.
“Il patto di Bologna è la strada giusta per il trasporto pubblico locale”, afferma Delrio. “Le importanti risorse per il rinnovo dei mezzi, le nuove regole che mettono al centro la qualità del servizio, le iniziative messe in campo dal Governo e dalla Regione richiedono un lavoro attento di attuazione, molto più efficace con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, per realizzare pienamente il diritto alla mobilità. L’esperienza emiliano-romagnola può essere un esempio virtuoso in questo senso”.
“Un’assunzione collettiva di responsabilità attraverso la definizione di obiettivi e tappe comuni, per promuovere e rafforzare il sistema dei trasporti pubblici e la cultura della mobilità sostenibile”, così il presidente della Regione Stefano Bonaccini descrive il piano.
“È un patto storico per la regione - aggiunge l’assessore regionale a mobilità e trasporti Raffaele Donini - che permetterà un’ulteriore qualificazione del trasporto pubblico in Emilia-Romagna, in linea con quanto previsto dal Piano regionale per la qualità dell’aria (Pair 2020). Puntiamo ad aumentare del 10% i passeggeri del trasporto pubblico su gomma (oggi quasi 41 milioni all’anno) e del 20% il numero di chi viaggia in treno (oltre 283 milioni all’anno), offrendo un servizio di qualità”.
Photo credit: Kabelleger / David Gubler (http://www.bahnbilder.ch)
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