Piano Juncker: BEI sostiene progetto ENEA su fusione nucleare nel Lazio
La Banca europea per gli investimenti (BEI) finanzierà, nell’ambito del Piano Juncker, il progetto dell'ENEA per la produzione di energia sicura e pulita tramite fusione nucleare, Divertor Tokamak Test (DTT).
> ENEA-IEG: accordo per economia circolare, energia e mobilita’
Il progetto è stato presentato a Roma dal Presidente dell’ENEA Federico Testa, dal Vicepresidente della BEI Dario Scannapieco, dal Vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, alla presenza del Presidente di EUROfusion, Ambrogio Fasoli, e della responsabile Unità Ricerca Euratom della Commissione UE, Elena Righi Steele.
Divertor Tokamak Test sarà realizzato a Frascati, nei pressi di Roma, grazie alla convenzione siglata con la Regione Lazio.
> Horizon 2020 - bando Euratom per ricerca nucleare
BEI e Regione Lazio insieme per il progetto ENEA sulla fusione nucleare
Il Divertor Tokamak Test (DTT) nasce per rispondere ad alcune tra le principali criticità scientifiche e tecnologiche nella realizzazione della fusione nucleare e, in particolare, al problema di come controllare l’enorme quantità di calore che viene generata.
Per quanto riguarda i finanziamenti principali, oltre ai 250 milioni stanziati dalla BEI con la garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), pilastro del Piano Juncker, EUROfusion contribuirà con 60 milioni a valere sui fondi Horizon 2020, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con 40 milioni, il Ministero dello Sviluppo economico con 40 milioni, la Regione Lazio con 25 milioni.
Positive le ricadute sulla ricerca scientifica mondiale per i grandi progetti in corso e sull’economia italiana. Saranno infatti coinvolti 1.500 tra scienziati e tecnici (di cui 500 direttamente) e l’impatto sul PIL italiano sarà di circa due miliardi. Inoltre, grazie alla collaborazione con università e centri di ricerca italiani ed europei si formeranno nuove generazioni di scienziati e ricercatori provenienti da tutti i continenti.
“È un progetto di frontiera che mette insieme grande ricerca, innovazione tecnologica, sviluppo e competitività industriale, con ricadute stimate in oltre due miliardi solo dal punto di vista economico. La sua realizzazione è un grande successo, perché consentirà di dare risposte a problematiche complesse del processo di fusione e conferma la forte leadership dell’Italia in questo campo, grazie ad una comunità scientifica di eccellenza che ha saputo coinvolgere le industrie più avanzate per creare una filiera di grande rilievo. Già oggi le imprese italiane hanno vinto oltre 1,2 miliardi di euro di contratti in questo campo”, ha commentato Testa.
“Il progetto ENEA riguarda due aspetti fondamentali per l’Europa: innovazione e lotta al cambiamento climatico. Sono entrambi campi in cui dobbiamo fare di più se vogliamo guardare al futuro del nostro pianeta con speranza e ottimismo, concentrandoci responsabilmente sul lungo periodo senza l’ansia del brevissimo termine che troppo spesso condiziona le scelte sull’allocazione delle risorse finanziarie. Sono orgoglioso che la BEI sostenga per una quota imporrante la realizzazione dei nuovi laboratori di Frascati”, ha commentato Scannapieco.
Il commissario responsabile per l'Azione per il clima e l'energia Miguel Arias Cañete ha dichiarato: “Per raggiungere l’obiettivo di un'Europa climaticamente neutra entro il 2050 dobbiamo continuare a investire in nuove soluzioni tecnologiche. La fusione è una potenziale fonte di energia sicura, senza emissioni di carbonio e praticamente illimitata. Compiere progressi decisivi in questa tecnologia contribuirebbe significativamente ai nostri sforzi per rendere l'Europa la prima grande economia climaticamente neutra. L’odierna decisione sugli investimenti rappresenta un passo verso questo obiettivo.”
> Spazio: accordo BEI-GSA per rafforzare gli investimenti UE
o