Crescita, infrastrutture e project bonds: le proposte di Cdp ai parlamentari europei
Si è parlato di investimenti, economia reale e speculazioni finanziarie, ieri, a Bruxelles, tra Franco Bassanini, presidente di Cassa depositi e prestiti (Cdp), e una delegazione degli europarlamentari italiani. Ma anche degli strumenti di finanza innovativa adottati dal'Ue per uscire dalla crisi, nel corso del seminario internazionale organizzato dal Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo.
In base all'analisi del presidente di Cdp “solo gli investimenti di lungo termine possono garantire la crescita”. I capitali europei vengono invece investiti nelle speculazioni finanziarie perché, “le regole attuali le favoriscono; basterebbe invece eliminare i lacci che rendono più difficili gli investimenti a lungo termine”.
“Gli investimenti a lungo termine – spiega Bassanini – sono a lungo termine nei ritorni economici ma mettono subito in moto la creazione di posti di lavoro. Pensiamo agli investimenti in fibra ottica, riguardano per il 75% il settore dell’edilizia perché si tratta di installare canalette, scavare etc. E questo crea immediatamente occupazione. Pertanto “noi dobbiamo creare le condizioni per spostare i capitali su infrastrutture ed economia reale. È un dovere politico ed etico”.
“La domanda di capitali per investimenti di lungo periodo - sottolinea poi - è in rapida crescita, l’offerta di risparmio di lungo termine potrebbe non essere sufficiente a soddisfarla e comunque la competizione internazionale sul mercato dei capitali sarà durissima. L’Europa deve attrezzarsi per fare la sua parte”. E propone:
- un quadro regolatorio stabile con costi burocratici bassi e procedure efficienti;
- un sistema giudiziario snello ed affidabile;
- una P.A. e servizi pubblici tecnologicamente avanzati;
- azioni che favoriscano gli investimenti nelle infrastrutture e nell’economia reale, come per esempio:
- la creazione di nuovi fondi europei di lungo periodo per le infrastrutture, l’energia, l’ambiente, il venture capital, l’innovazione e le biotecnologie, replicando il modello dei fondi Marguerite e Inframed;
- l’introduzione di sistemi tariffari che incentivino gli investimenti infrastrutturali, in specie nel settore delle TLC (fibra ottica);
- la definizione di misure fiscali che favoriscano lo spostamento dei capitali privati dagli impieghi finanziari e speculativi a breve agli investimenti a lungo termine nelle infrastrutture e nell’economia reale, con ricadute positive non solo sulla crescita, ma anche sulla riduzione del debito pubblico.
Bassanini critica, infine, le misure anti-crisi europee:
- da un lato, i Project Bond: “sono limitati a infrastrutture di trasporti, telecomunicazioni ed energia. Io li allargherei ad altri settori strategici. Dobbiamo agire in fretta”;
- dall'altro, le operazioni di rifinanziamento a lungo termine della Bce: “sono limitate a tre anni e tre anni per un’impresa non sono niente. Io allungherei il finanziamento almeno ai 6 anni ma lo vincolerei a prestiti che le banche sono tenute a fare per sostenere progetti reali e infrastrutture”.
Tra gli europarlamentari italiani presenti all'incotro, Mario Mauro, David Sassoli, Roberto Gualtieri, Antonio Cancian, Silvia Costa, Leonardo Domenici, Luigi Berlinguer, Salvatore Caronna, Guido Milana, Giommaria Uggias, Crescenzio Rivellini, Amalia Sartori, Andrea Cozzolino, Patrizia Toia.
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