Infrastrutture energetiche: Parlamento Ue chiede di ridurre i tempi per le licenze
Aggiornamento del 22 marzo 2013 Il Parlamento europeo punta ad agevolare la costruzione di grandi infrastrutture energetiche transeuropee, facilitando così la realizzazione di investimenti stimati in 200 miliardi di euro da qui al 2020. Secondo il regolamento approvato dagli eurodeputati, riuniti in plenaria a Strasburgo, le licenze per reti elettriche, gasdotti e oleodotti giudicati prioritari dall'Ue devono essere concesse entro tre anni e sei mesi, contro un'attesa media attualmente pari a 12 anni.
Secondo il commissario per l'Energia Gunther Oettinger, la decisione rappresenta una 'svolta' per il settore e il regolamento contribuirà a creare "un vero mercato europeo in cui i sistemi energetici sono fisicamente collegati tra loro". Un mercato da cui "i consumatori e le imprese trarranno vantaggio perché la concorrenza mantiene i costi verso il basso".
Criterio principale per individuare le iniziative prioritare cui riservare un iter di autorizzazione più veloce, è la natura transnazionale dell'infrastruttura, e quindi il coinvolgimento di almeno due paesi membri nel progetto. Secondo la Commissione Ue, la riduzione dei tempi per la concessione delle licenze dovrebbe ridurre i costi amministrativi a carico dei soggetti promotori, in media, del 30%.
Inoltre, le grandi opere riconosciute come "progetti di interesse comune" potranno accedere ai finanziamenti comunitari nell'ambito del Connecting Europe Facility, il Meccanismo per collegare l'Europa.
Se approvato dagli Stati membri, il regolamento entrerà in vigore nel 2013.
Links
Connecting Europe Facility
Energy infrastructure
Aggiornamento del 22 marzo 2013
In data 21 marzo 2013 il Consiglio ha adottato il regolamento sulle infrastrutture energetiche transnazionali.
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