Appalti: direttiva 2014-25-Ue per acqua, energia, trasporti e servizi postali
Il 17 aprile entra in vigore la direttiva 2014/25/UE sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali.
La nuova normativa abroga la direttiva 2004/17/CE con l’obiettivo di semplificare, soprattutto per le PMI, l’accesso alle gare d’appalto.
La direttiva si applica alle attività:
- Gas ed energia termica, quindi messa a disposizione, gestione e alimentazione di reti fisse destinate alla fornitura di un servizio al pubblico in connessione con la produzione, il trasporto o la distribuzione di gas o di energia termica;
- Elettricità, cioè alla messa a disposizione, gestione e elimentazione di reti fisse destinate alla fornitura di un servizio al pubblico in connessione con la produzione, il trasporto o la distribuzione di elettricità;
- Acqua, quindi la messa a disposizione, gestione e alimentazione di reti fisse destinate alla fornitura di un servizio al pubblico in connessione con la produzione, il trasporto o la distribuzione di acqua potabile;
- Servizi di trasporto, in particolare la messa a disposizione o la gestione di reti destinate a fornire un servizio al pubblico nel campo del trasporto ferroviario, tranviario, filoviario, mediante autobus, sistemi automatici o cavo;
- Porti e aeroporti, cioè lo sfruttamento di un’area geografica per la messa a disposizione di aeroporti, porti marittimi o interni e di altri terminali di trasporto ai vettori aerei, marittimi e fluviali.
- Servizi postali;
- Estrazione di petrolio e gas e prospezione o estrazione di carbone o di altri combustibili solidi.
La direttiva si applica agli appalti il cui valore al netto dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) è pari o superiore alle soglie:
- 414.000 euro per gli appalti di forniture e di servizi nonché per i concorsi di progettazione;
- 5.186.000 euro per gli appalti di lavori;
- un milione di euro per i contratti di servizi per i servizi sociali e altri servizi specifici.
Gli Stati membri avranno quattro mesi di tempo per implementare la direttiva, ad eccezione delle disposizioni per l’elettricità, per cui avranno 30 mesi di tempo.
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Direttiva 2014/25/UE