Split Payment: il decreto MEF con le nuove regole
Pronto il decreto MEF che amplia l'ambito di applicazione dello split payment per il versamento dell’Iva sui servizi resi alle amministrazioni pubbliche e alle società quotate.
> La Legge di conversione del Decreto fiscale
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha firmato il decreto che stabilisce le modalità di attuazione relative all’ampliamento dell’ambito di applicazione dello split payment (o scissione dei pagamenti) per il versamento dell’Iva sui servizi resi alle PA e alle società quotate.
> Manovra correttiva - novita' su Split payment, liti fiscali, affitti brevi
Lo split payment nel decreto fiscale
L’ampliamento del perimetro applicativo dello split payment è stato disposto, a partire dal primo gennaio 2018, dal decreto fiscale n. 148-2017, convertito dalla legge n. 172-2017, che ha incluso nel nuovo meccanismo di pagamento dell’Iva ulteriori soggetti, in particolare:
- gli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali (incluse le aziende speciali e le aziende pubbliche di servizi alla persona),
- le fondazioni partecipate dalle amministrazioni pubbliche,
- le società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni,
- le società partecipate dalle amministrazioni pubbliche, da enti o società pubbliche per una quota non inferiore al 70 per cento.
Il decreto ministeriale specifica che l’elenco dei soggetti sottoposti a split payment è pubblicato dal Dipartimento delle Finanze entro il 20 ottobre di ciascun anno con effetti a valere per l’anno successivo.
Soltanto per il 2018 i soggetti interessati allo split payment devono fare riferimento all’elenco già pubblicato il 19 dicembre scorso dal Dipartimento Finanze e consultabile sulla specifica applicazione informatica (http://www1.finanze.gov.it/finanze2/split_payment/public/).