Bonus pubblicita': chiarimenti sugli investimenti incrementali
Un'impresa nata nel 2016 che ha effettuato investimenti pubblicitari nel 2017 non può accedere al bonus pubblicità poiché l’intera spesa sostenuta nel 2017 in campagne pubblicitarie non può essere considerata come incrementativa. Il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate.
> Bonus pubblicita' - come presentare domanda
L'Agenzia delle Entrate, interpellata da una piccola impresa costituita a fine dicembre 2016, ha specificato che in assenza di dati storici, necessari a verificare l'incremento degli investimenti pubblicitari effettuati sugli stessi mezzi di informazione rispetto all'anno precedente, non è possibile usufruire del bonus pubblicità.
> Bonus pubblicita' – il testo del regolamento sul credito di imposta
Come funziona il bonus pubblicità
Il bonus pubblicità è destinato alle imprese e ai lavoratori autonomi, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, e agli enti non commerciali, in relazione agli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche on-line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, effettuati a partire dal 1° gennaio 2018, il cui valore superi di almeno l’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.
L’incremento percentuale è riferito al complesso degli investimenti effettuati, rispetto all’anno precedente, sugli stessi mezzi di informazione.
E' previsto inoltre l'accesso al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali effettuati dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017 solo sulla stampa quotidiana e periodica, anche on-line, purché il loro valore superi almeno dell’1% l’ammontare degli analoghi investimenti effettuati dai medesimi soggetti sugli stessi mezzi di informazione nel corrispondente periodo dell’anno 2016.
Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, tenendo conto del limite massimo complessivo delle risorse di bilancio annualmente appositamente stanziate. L'intensità dell'incentivo potrà essere elevata al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e nel caso di startup innovative, una volta perfezionata con esito positivo la procedura di notifica della maggiorazione alla Commissione europea, in pendenza della quale è concessa la misura ordinaria del 75%.
> Bonus pubblicita' - il modello per richiedere il credito d'imposta
Il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate
Nell'istanza di interpello presentata all'Agenzia delle Entrate, la società nata nel 2016 ha specificato di aver sostenuto nel 2017 spese per investimenti agevolabili in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici, ritenendo che l’intera spesa sostenuta debba essere considerata come incrementativa e quindi ammissibile ai fini del bonus pubblicità.
Nella sua risposta l'Agenzia delle Entrate ha bocciato la soluzione interpretativa suggerita dalla neo-impresa, ricordando che la ratio generale della normativa risiede nel voler premiare, attraverso la concessione dell’agevolazione fiscale, gli investimenti pubblicitari incrementali, il cui valore superi di almeno l’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.
Pertanto, in mancanza di dati storici di confronto, è inappropriato considerare meritevole di agevolazione l’investimento nel suo complesso con riferimento alle spese sostenute nell’anno 2017. Tuttavia, la società potrà beneficiare del credito d’imposta per le spese eventualmente sostenute nell’anno 2018, nel caso in cui rispettino i requisiti di agevolabilità previsti dal bonus pubblicità.
> Parere dell'Agenzia delle Entrate