Ecobonus - il credito non si puo’ cedere a parenti
Il Fisco fornisce nuovi chiarimenti in merito alla cessione del credito corrispondente alla detrazione per interventi di riqualificazione energetica, meglio nota come ecobonus.
> Ecobonus - dopo quasi un anno arriva la guida alle agevolazioni
Non è la prima volta che l’Agenzia delle entrate viene interrogata sull’ecobonus, e in particolare sulle norme relative alla cessione del credito corrispondente alla detrazione.
Dopo la circolare 11/E del 18 maggio 2018, contenente le modalità applicative in materia di cessione del credito fiscale dell’ecobonus, il Fisco risponde ad un quesito riguardante la possibilità di cedere il credito tra parenti.
Ecobonus: le agevolazioni in sintesi
La Legge di Bilancio 2018 ha previsto agevolazioni fiscali fino al 65% della spesa per:
- interventi di coibentazione dell’involucro opaco,
- pompe di calore,
- sistemi di building automation,
- collettori solari per produzione di acqua calda,
- scaldacqua a pompa di calore,
- generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro,
e fino al 70% e 75% per gli interventi di tipo condominiale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, con il limite di spesa di 40mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
Nello specifico, le detrazioni al 70% si applicano agli interventi che interessano almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’involucro dell’edificio condominiale, con possibilità di arrivare al 75% per i lavori che migliorano la prestazione complessiva dell’edificio invernale ed estiva.
Si ha invece una detrazione del 50% per:
- interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi,
- schermature solari,
- caldaie a biomassa,
- caldaie a condensazione, che continuano ad essere ammesse purché abbiano un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n.18/2013.
Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65% se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02.
La Manovra 2018 ha infine previsto la possibilità di cessione del credito corrispondente alla detrazione non più solo per gli interventi relativi alle parti comuni degli edifici condominiali, ma anche per gli interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle singole unità immobiliari.
I soggetti incapienti possono cedere il credito anche alle banche e agli intermediari finanziari.
Cessione del credito ai parenti
Il credito corrispondente all’ecobonus per le spese sostenute per gli interventi di risparmio energetico non può essere ceduto tra parenti, ad esempio tra padre e figlio, come nel caso prospettato dall’interpellante.
Questa, in sintesi, la risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate il 31 ottobre 2018. La cessione dell’ecobonus ad altri soggetti privati, infatti, è consentita solamente quando questi siano collegati al rapporto che ha dato origine alla detrazione fiscale.
L’Agenzia delle Entrate spiega che per soggetti privati cessionari devono intendersi quelli collegati al rapporto che ha dato origine alla detrazione Irpef, come già chiarito con la circolare di maggio.