Crowdfunding e finanza sostenibile - cosa prevedono le nuove norme UE
La commissione Problemi economici e monetari del Parlamento europeo ha approvato due testi che stabiliscono norme comuni per il crowdfunding e rendono obbligatorio ai mercati finanziari di rivelare i rischi di sostenibilità e gli impatti del loro portafoglio.
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Norme comuni sulla creazione e sul funzionamento dei fornitori europei di servizi di crowdfunding per le imprese e una disciplina che rende obbligatorio per tutti i partecipanti ai mercati finanziari, comprese le banche, rivelare i rischi di sostenibilità e gli impatti del loro portafoglio. Cosa ha deciso la commissione Problemi economici e monetari del Parlamento europeo il 5 novembre.
Potenziare le piattaforme di crowdfunding e proteggere gli investitori
Il crowdfunding è sempre più una forma alternativa di finanziamento per le startup, così come per le piccole e medie imprese in una fase iniziale di crescita dell'azienda. Un fornitore di servizi di crowdfunding gestisce una piattaforma digitale aperta al pubblico per facilitare la partecipazione di potenziali investitori o istituti di credito alle imprese che cercano finanziamenti.
L'Unione europea sta discutendo nuove norme che puntano ad aiutare i servizi di crowdfunding a funzionare con più facilità nel mercato interno e a promuovere finanziamenti aziendali transfrontalieri nell'Unione europea, prevedendo un'unica serie di norme sulla fornitura di servizi.
Il testo approvato dagli eurodeputati, con 38 voti favorevoli e 5 contrari, propone di estendere il campo di applicazione del regolamento aumentando la soglia massima per ciascuna offerta di crowdfunding a 8 milioni di euro, rispetto al milione proposto dalla Commissione UE.
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“Alzando il limite per le operazioni di crowdfunding a 8 milioni si faciliterà non solo la raccolta del capitale per la fase iniziale, ma anche per i bisogni critici per il potenziamento delle imprese innovative”, perché l'UE “deve sostenere idee imprenditoriali innovative, anche quando sembrano rischiose”, ha dichiarato la relatrice Eva Kaili (S&D).
Il testo approvato dalla commissione parlamentare chiede poi ai fornitori di servizi di crowdfunding di fornire ai clienti informazioni chiare sui rischi e gli oneri finanziari relativi al loro investimento, compresi i rischi di insolvenza e i criteri di selezione dei progetti.
Inoltre, gli eurodeputati raccomandano che i fornitori di servizi pubblichino i tassi di fallimento dei progetti offerti sulla loro piattaforma ogni anno. Le piattaforme dovranno poi garantire che i clienti siano in grado di presentare reclami contro di loro gratuitamente. Per fare ciò, dovrebbero fornire loro un modello standard e un registro di tutti i reclami ricevuti e delle misure adottate.
Le istituzioni finanziarie devono comunicare rischi e impatti sulla sostenibilità
Sempre nella riunione del 5 novembre la commissione Econ ha approvato un testo che rende obbligatorio a tutte le istituzioni finanziarie, banche incluse, di comunicare gli impatti e i rischi sulla sostenibilità del loro portafoglio.
“Vogliamo che gli investimenti di banche, compagnie assicurative e fondi pensione siano messi al servizio di una società più giusta e sostenibile”, dichiara il relatore Paul Tang (S&D).
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“Il testo oggi rafforza i requisiti di informativa dei prodotti finanziari e, cosa più importante, chiede agli investitori di effettuare una due diligence sulle loro decisioni di investimento. Ciò significa che le istituzioni non possono più nascondersi dietro i loro clienti per giustificare gli investimenti in contrasto con gli obiettivi di sostenibilità. Agli investitori sarà ora richiesto di riferire sui rischi di sostenibilità prodotti dai loro prodotti di investimento”.