UE: la nuova direttiva sulle emissioni industriali
Approvata la nuova direttiva sulle emissioni industriali che stabilisce limiti diversi e miglioramenti tecnologici per ridurre le emissioni dei grandi impianti di combustione. La riduzione delle emissioni inquinanti rientra tra gli obiettivi dell'Europa 2020 e costituisce un passo fondamentale per tutelare la salute dei cittadini europei.
La direttiva riunisce sette atti normativi e si incentra sull'adozione delle migliori tecniche disponibili (BAT). L'introduzione di limiti più severi per le emissioni degli impianti industriali ha lo scopo di favorire l'implementazione delle BAT da parte degli Stati membri, al fine di migliorare la tutela ambientale nell'UE. Inoltre la direttiva stabilisce una riduzione degli oneri amministrativi di 32 miliardi all'anno, affinché l'industria europea preservi la propria competitività sul mercato internazionale.
Il Consiglio europeo ha quantificato i vantaggi che deriveranno dall'applicazione delle nuove misure nel modo seguente:
- un risparmio di risorse compreso tra 7 e 28 miliardi di euro l'anno,
- il calo dei decessi prematuri di circa 13.000 casi all'anno.
I risparmi maggiori infatti deriveranno dalle minori ripercussioni delle emissioni sulla salute dei cittadini europei.
La nuova direttiva stabilisce che:
- i nuovi impianti industriali dovranno applicare entro il 2012 le migliori green technologies disponibili sul mercato,
- gli impianti esistenti dovranno conformarsi ai nuovi standard dal 2016.
E' previsto un periodo di transizione fino al 30 giugno 2020, affinché gli Stati Membri possano definire i piani di transizione per ridurre i massimali annui di NOx, SO2 e delle polveri.
La direttiva entrerà in vigore all'inizio del 2011 e gli Stati membri avranno due anni di tempo per implementarla a livello nazionale.
Direttiva sulle emissioni industriali