Legge di stabilita' 2012: il maxi-emendamento del Governo approda in Senato
Costituito da 25 articoli, 23 pagine e 10 punti, il maxi-emendamento alla Legge di stabilità è stato presentato ieri dal Governo. I lavori della commissione Bilancio del Senato sono cominciati in serata e proseguiti fino a poco prima di mezzanotte. L'obiettivo è di approvare il testo entro oggi per poi procedere al voto. Il provvedimento replica, sostanzialmente, le misure previste dalla lettera di Berlusconi inviata nei giorni scorsi all'UE, senza scossoni sui licenziamenti e le pensioni.
Di seguito le principali novità introdotte.
Sul tema pensioni e lavoro il maxi-emendamento sancisce che a partire dal 2026 si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni e non contiene modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori in materia di licenziamenti e all'articolo 8 della manovra.
Arrivano, inoltre, la mobilità per il settore del pubblico impiego - i dipendenti potranno essere posti in disponibilità con una indennità pari all'80% dello stipendio fino a 24 mesi - e il contratto di inserimento per le donne nelle aree territoriali in cui è più accentuata la differenza di genere nel tasso di disoccupazione.
Confermato anche il pacchetto lavoro che include gli sgravi contributivi sui contratti di apprendistato, le agevolazioni per il part time e il telelavoro, gli sgravi Irap sui contratti di produttività.
Si accelera la piena operatività del credito di imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno: la Conferenza Stato-Regioni sancisce l'intesa entro il termine di trenta giorni dalla trasmissione dello schema di decreto.
Per quanto riguarda le infrastrutture, il provvedimento prevede la defiscalizzazione su Irap e Iva per realizzare nuove autostrade. Conferma, inoltre, che le aree interessate alla realizzazione della Torino-Lione sono di «interesse strategico nazionale», per cui viene previsto il carcere per chi «si introduce abusivamente» o «ostacola l'accesso» alle persone autorizzate nei cantieri della Tav (arresto da tre mesi a un anno e ammenda).
Dal primo gennaio 2012, Anas spa trasferisce a Fintecna «tutte le partecipazioni detenute anche in società regionali», al valore netto contabile risultante al momento della cessione.
Un'altra novità riguarda la possibilità di dismissione degli immobili pubblici attraverso il conferimento degli stessi a uno o più fondi comuni di investimento immobiliari e a una o più società, le cui quote o azioni saranno poi oggetto di offerta pubblica di vendita. I proventi netti derivanti dalle cessioni delle quote o delle azioni sono destinati alla riduzione del debito pubblico. Il corrispettivo potrà essere versato anche in titoli di Stato.
Inoltre, entro tre mesi il ministero delle Politiche agricole individuerà i terreni dello Stato a vocazione agricola e non utilizzabili per altre finalità da vendere. Sarà l'Agenzia del Demanio a occuparsene mediante:
- trattativa privata per gli immobili di importi inferiori a 400mila euro,
- asta pubblica per quelli di valore pari o superiore a 400mila euro.
Un diritto di prelazione sarà riservato ai giovani imprenditori agricoli.
Per semplificare le procedure, si intende estendere le zone a burocrazia zero a tutto il territorio nazionale - la disciplina si applicherebbe fino al 31 dicembre il 2013 in via sperimentale.
Tra le altre misure di semplificazione confermate nel maxi-emendamento i divieti alla Pubblica Amministrazione Pa e ai concessionari di richiedere certificati a cittadini e imprese di cui già si possiedono i dati necessari. Stop anche all'introduzione di nuove procedure amministrative con le leggi di recepimento delle direttive europee.
Il maxi-emendamento introduce la liberalizzazione degli ordini professionali con l'eliminazione delle tariffe minime dei professionisti e punta ad accelerare anche il processo di liberalizzazione dei servizi pubblici locali: se gli enti non procederanno alla deregulation, il Governo potrà esercitare un potere sostitutivo. Il testo interviene sulla manovra di agosto che già imponeva a Comuni ed enti locali di procedere all'affidamento con gare dei servizi pubblici.
In tema di giustizia, infine, oltre a incentivare l'impiego della posta elettronica certificata e ad aumentare il contributo unificato del 50% nei giudizi di appello e del 100% nei giudizi in Cassazione, il maxi-emendamento prova a ridurre il contenzioso accumulato. I processi pendenti davanti alla Cassazione o alla Corte d'appello da più di due anni rispetto all'entrata in vigore della legge sviluppo del 2009, potranno proseguire solo su istanza di parte.