Depositi bancari: maggiori coperture e certezze per le Pmi
Le pmi, infatti, in questo periodo non devono preoccuparsi soltanto delle difficoltà di accesso al credito, ma anche della difesa del proprio capitale. Dal canto loro, i singoli risparmiatori non dovranno più temere visto che, secondo le previsioni di Bruxelles, con questo provvedimento il 90% di loro sarà protetto in caso di fallimento della propria banca (contro il precedente 65%). Il Parlamento ha quindi accolto la proposta della Commissione Europea presentata lo scorso ottobre di innalzare le garanzie dei depositi bancari da 20 mila a 100 mila entro il 2010, ma la vera novità rispetto alla proposta iniziale di revisione del cosiddetto “Deposit Guarantee Scheme” riguarda l’estensione della portata della copertura. Un emendamento al testo, infatti, riguarda le specifiche esigenze delle piccole e medie imprese e delle autonomie locali riguardo ai livelli di copertura dei depositi bancari.
Le pmi hanno accolto con entusiasmo la novità, avendo portato con forza le proprie istanze all’attenzione dell’Europarlamento, con l’obiettivo di essere incluse nel provvedimento. C’è da dire che il Parlamento ha agito in una direzione più conservatrice rispetto alla proposta originale avanzata della Commissione (proposta caldeggiata dal commissario per il Mercato Interno ed i Servizi Charlie McCreevy), chiedendo di abbreviare i tempi di pagamento dei depositi dagli attuali tre mesi a 20 giorni lavorativi, mentre la Commissione aveva previsto una tempistica per il “payout” di soli tre giorni.
Tra i maggiori sostenitori dell’estensione del provvedimento alle pmi campeggia il deputato conservatore, nonché relatore del provvedimento, il tedesco Christian Ehler. Questi assicura che lo schema di garanzia dei depositi non andrà in collisione con i sistemi nazionali. La proposta è stata sostenuta con vigore, tra gli altri, anche da Pervenche Beres (Gruppo PES) e da Andrea Benassi segretario generale del sindacato UEAPME, che ha dichiarato: “La fiducia delle pmi nel sistema finanziario ha subìto uno scossone simile a quello che hanno vissuto i proprietari immobiliari negli ultimi mesi. Essi hanno meritato lo stesso grado di attenzione e siamo grati al Parlamento Europeo per aver colmato quella mancanza che nella proposta iniziale della Commissione li escludeva dal suo raggio d’azione. E’ questo il tipo di risposte concrete che le pmi si aspettano e meritano nell’attuale scenario economico”.
(Alessandra Flora)