UE: migliorare i sistemi di protezione sociale per stabilizzare la crisi
Le rifome adottate nei vari Paesi hanno permesso di supportare le categorie più vulnerabili, limitando le perdite in termini di capitale umano. Il Comitato ha però sottolineato che la sola protezione sociale non è sufficiente per prevenire i rischi della povertà e dell'esclusione sociale.
Sebbene nell'ultimo decennio la crescita economica e l'aumento dell'occupazione abbiano in generale migliorato la qualità della vita in Europa, le disuguaglianze tra i cittadini sono spesso aumentate. La povertà, l'esclusione sociale e la qualità del lavoro costituiscono ancora oggi un problema in molti Stati dell' Unione Europea, mentre le forme di impiego precarie hanno contribuito ad elevare il livello di povertà (il tasso di povertà nell'Unione Europea varia dal 10% in Olanda e Reppubblica Ceca fino a superare il 20% in Bulgaria, Lettonia e Romania).
Gli esperti del Comitato hanno evidenziato che la spesa per la protezione sociale deve essere incrementata nei periodi di crisi e decrescere una volta superati tali periodi, al fine di costituire un efficace stabilizzatore economico.
Per approfondire:
Report on the social dimension of the growth and jobs strategy