SEPA Single Euro Payments Area: operativo il nuovo sistema di pagamenti bancari
Dal 2 novembre le banche hanno iniziato a offrire ai clienti la possibilità di effettuare pagamenti regolari utilizzando il nuovo sistema di addebito diretto previsto dalla SEPA (Single Euro Payments Area): i consumatori e le imprese potranno effettuare transazioni di addebito diretto tra i diversi paesi dell'area dell'euro. Nell'Area unica dei pagamenti in euro (SEPA) i consumatori, le società e gli altri operatori economici saranno in grado di effettuare e ricevere pagamenti in euro in Europa, a livello nazionale e internazionale, alle stesse condizioni di base e con gli stessi diritti e obblighi, indipendentemente dalla loro ubicazione.
La SEPA armonizzerà i milioni di pagamenti elettronici effettuati ogni giorno attraverso bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento (carte di addebito e di credito) e consentirà ai clienti di effettuare e ricevere pagamenti in euro nell'UE a 27 nonché in Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Principato di Monaco usando un solo conto bancario e un'unica serie di strumenti di pagamento.
Gli addebiti diretti rappresentano per i consumatori un sistema comodo per effettuare pagamenti ricorrenti e per le banche un metodo efficace di raccolta del denaro, ad esempio riguardo a fatture di acqua, gas, elettricità e servizi di telecomunicazione o agli abbonamenti a riviste e periodici.
A sostegno del sistema, a decorrere dal 1° novembre sono entrate in vigore nuove norme comunitarie relative ai servizi di pagamento e ai pagamenti transfrontalieri, intese a garantire che gli addebiti diretti della SEPA siano altrettanto facili, efficaci e sicuri di quelli dei sistemi nazionali, senza essere più cari.
Il regolamento modificato sui pagamenti transfrontalieri estende all 'addebito diretto il principio della parità delle commissioni per i pagamenti nazionali e transfrontalieri in euro (fino a 50.000 euro).
L'Area unica dei pagamenti in euro è un'iniziativa dell'industria bancaria europea, rappresentata dal Consiglio europeo per i pagamenti, fortemente sostenuta dalla Commissione e dalla Banca centrale europea (BCE).
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