Energia - partono i lavori sulle unita' virtuali abilitate miste
Il presidente della commissione Industria del Senato Gianni Girotto ha avviato il primo tavolo di lavoro sulle unità virtuali abilitate miste (UVAM). Obiettivo: semplificare il meccanismo attraverso il superamento di alcune delle barriere, riducendo così i costi dell’energia.
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“Le unità virtuali abilitate miste sono uno strumento fondamentale nell’ambito dei servizi erogati all’interno del mercato elettrico, con particolare riferimento ai risvolti connessi alla riduzione dei costi dell’energia”, dichiara Girotto.
Le unità virtuali abilitate miste (UVAM) sono una delle modalità di aggregazione caratterizzate dalla presenza sia di unità di produzione non rilevanti (siano esse programmabili o non programmabili), inclusi i sistemi di accumulo, sia di unità di consumo.
A settembre Terna ha dato avvio ad un progetto pilota per la partecipazione di tali unità al mercato per il servizio di dispacciamento (MSD), pubblicando il relativo regolamento recante le modalità per la creazione, qualificazione e gestione di unità virtuali abilitate miste (UVAM).
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“I dati ad oggi disponibili sono purtroppo scoraggianti”, dichiara Girotto, “se è vero che dopo le ultime aste di Terna risulta che dei 1.000 MW destinati alle UVAM di capacità disponibile ne sono stati assegnati 350, poco più di un terzo”.
Affinché lo strumento delle unità virtuale abilitate miste consenta, nei tempi più brevi, l’effettiva partecipazione in forma aggregata della domanda, della generazione distribuita e dei sistemi di accumulo al mercato di servizi dispacciamento, è necessario però semplificare l’interlocuzione tra i portatori di interessi e le istituzioni, obiettivo appunto del tavolo di lavoro.
Tavolo che vede il coinvolgimento di Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), Gestore dei Servizi Energetici (GSE), Ricerca sul Sistema Energetico (RSE), Terna e Associazione Bancaria Italiana (ABI).
Sul fronte portatori di interesse, invece, hanno preso parte al tavolo di lavoro Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader (AIGET), Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche (ANIE), Confindustria, Coordinamento consorzi energia di Confindustria, Coordinamento FREE, Elettricità Futura, Energia Libera e Italia Solare.
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“È necessaria una correzione delle regole che, superando le barriere e gli ostacoli attualmente esistenti, favorisca una partecipazione maggiore. Siamo convinti che la creazione di una maggiore concorrenza nel mercato determini una riduzione dei costi rispetto a quelli attuali che aiuterà la competitività delle attività produttive”, sottolinea ancora il presidente della commissione Industria del Senato.
Alla prima giornata di lavori, durante la quale sono state raccolte e dibattute le istanze dei portatori di interesse, seguirà una seconda giornata, in programma per il 25 marzo, durante la quale le parti istituzionali porteranno le loro riflessioni e proposte al fine di trovare soluzioni compatibili con le esigenze dei settori produttivi e delle famiglie.