Il Parlamento Europeo apre il dibattito sul futuro della Politica Agricola Comune - PAC

Agricoltura - Foto di Martin SellLa Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo ha avviato il dibattito sulla riforma della Politica agricola comune (PAC), che dovrebbe cominciare il prossimo anno. Al centro della discussione, sviluppatasi a partire dal testo presentato dall'eurodeputato George Lyon, le nuove sfide dell'agricoltura europea, il futuro della PAC e la necessità di un equilibrio tra benessere degli agricoltori e efficiente uso delle risorse pubbliche.
Gli oratori, tra cui deputati, rappresentanti degli agricoltori e accademici, sono stati per lo più concordi nell'affermare la necessità di mantenere la politica agricola europea e nella convinzione che l'introduzione di co-finanziamenti, cioè la combinazione di fondi provenienti dai bilanci nazionali e fondi UE, potrebbe significare la fine della PAC.
 
D'altra parte la maggior parte degli attori coinvolti nel dibattito ha raccomandato l'introduzione di strumenti per limitare la volatilità dei prezzi e di misure pergarantire agli agricoltori maggior potere di mercato nella catena alimentare ed un tenore di vita equo, prestando particolare attenzione a tutelare coloro che lavorano nel settore nei nuovi Stati membri.
 
Quella che si richiede è quindi una politica agricola più giusta, ma anche più ecologica e sostenibile.  Secondo gli oratori è indispensabile assicurare stabilità agli agricoltori perché possano effettuare investimenti, adattandosi a nuove tecnologie e nuovi modelli di produzione, in modo da essere più competitivi sul mercato.
 
Vi è poi la questione della spesa pubblica destinata all'agricoltura e del suo corretto utilizzo.
 
Molti oratori hanno sostenuto che l'attuale regime di pagamento unico (RPU) è ingiusto nella distribuzione dei fondi, sia tra gli Stati membri che tra gli agricoltori e secondo Louis-Pascal Mahé, docente all'Agrocampus di Rennes, "la SPS è stata vista come un diritto al finanziamento pubblico" che tuttavia "non fornisce incentivi rilevanti per fornire alla società le merci di cui ha bisogno".
 
D'altra parte Gerd Sonnleitner, Vice-Presidente del COPA-COGECA, un organo rappresentativo degli agricoltori e delle cooperative a livello europeo, ha ricordato che "non è possibile fare affidamento esclusivamente sul mercato" e che spesso il pubblico ritiene la PAC costosa, perché non è pienamente consapevole dei benefici dell'agricoltura per la società nel suo complesso.

Il lavoro della Commissione agricoltura sul futuro della PAC dopo il 2013 proseguirà con un dibattito con il Commissario per l'agricoltura Dacian Ciolos previsto per il 12 aprile 2010.

Commissione agricoltura e sviluppo rurale

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